«Quello delle piazze è un confronto di idee». L’anno della sostenibilità a I Dialoghi di Trani tra Dante e novità Pop

by Michela Conoscitore

Non delude nemmeno quest’anno la ricca programmazione di incontri della ventesima edizione de I Dialoghi di Trani. Nata da una visione del grande editore Giuseppe Laterza, e organizzata dall’associazione di promozione sociale La Maria del porto con il Comune di Trani, la manifestazione si è sempre distinta per l’attualità delle tematiche scelte come approfondimento su cui invita a riflettere i relatori e il pubblico. Quest’anno accanto ai momenti di condivisione culturale si aggiungono novità, e la grande assenza del sociologo Franco Cassano, grande amico de I Dialoghi.

Il 2021 è l’anno della sostenibilità, argomento che prende spunto dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione della Nazioni Unite, il quale sarà affrontato durante I Dialoghi da diverse prospettive e attraverso la voce di protagonisti della scena culturale, sociale e scientifica italiana che si confronteranno tra loro e col pubblico. Dal 16 al 19 settembre, dai palchi delle varie location nella città pugliese, si alterneranno Ezio Mauro, Luciano Canfora, Ferruccio De Bortoli, Dacia Maraini, Antonella Viola, Lorenzo Marone, Giovanna Botteri, l’assessore Massimo Bray e tanti altri. Inoltre, ad arricchire il programma il nuovo appuntamento con la sezione Pop.

Ne ha parlato con bonculture la presidente de I Dialoghi di Trani, Rosanna Gaeta:

L’edizione numero venti de I Dialoghi di Trani comincia con l’incontro dedicato allo scrittore e sociologo Franco Cassano, recentemente scomparso. Qual era il legame che lo legava alla manifestazione?

Prima di tutto, Franco Cassano è stato un mio personale e carissimo amico. Grazie anche a questa nostra amicizia, lui si è legato alla manifestazione, partecipando con la sua immancabile presenza ogni volta che gli ho chiesto un contributo. Franco ha diffuso la manifestazione, lasciando testimonianze molto affettuose e importanti. È stato un caro sostenitore de I Dialoghi.

Quest’anno la manifestazione giunge ad un’edizione significativa, la numero venti. Qual è il bilancio?

Il bilancio è positivo. La fatica è tantissima, le difficoltà enormi, soprattutto logistiche e legate ai finanziamenti. I Dialoghi sono finanziati essenzialmente dal Comune di Trani e dai privati, grazie alla volontà di alcuni sponsor che ci credono. In particolare tengo a sottolineare i nostri main sponsor Supermercati Dok ed Enel.

I Dialoghi quest’anno hanno scelto di riflettere sulla sostenibilità che sarà declinata in modi differenti nel corso degli incontri, dall’ambiente alla medicina, fino alla legalità. Quali significati volete aggiungere ad un tema di così scottante attualità?

Questo tema viene interpretato attraverso parte dei diciassette goal dell’agenda ONU del 2030, tra questi anche la parità di genere sul quale interverranno Dacia Maraini, Giovanna Botteri, ma anche il diritto all’istruzione equa. I nostri ospiti scelti tra scrittori, giornalisti, intellettuali, scienziati, apporteranno la loro personale lettura del tema. Lasciamo al pubblico la possibilità di scegliere l’interpretazione più confacente alla propria.

Il tema della sostenibilità è strettamente connesso al periodo che stiamo vivendo: I Dialoghi quest’anno tornano nelle piazze. Ci speravate?

Ci contavamo molto, l’anno scorso, come tante altre manifestazioni, siamo stati molto penalizzati: incontri al chiuso e in spazi molto piccoli, che potevano ospitare davvero poco pubblico. Nel 2021 abbiamo scommesso su luoghi più grandi, all’aperto, speriamo ci sia tanta partecipazione, pensando sempre al rispetto delle norme anti Covid che saranno applicate da noi con molta attenzione.

Quali sono le dinamiche non riproducibili altrove che nascono soltanto nelle piazze, e in manifestazioni come I Dialoghi, quindi, insostituibili?

La piazza è come l’agorà greca, un luogo di aggregazione per eccellenza. E ha questo significato anche nelle nostre intenzioni. Ci ritroveremo insieme, relatori e pubblico, per sentire, proporre e riflettere.

Un altro evento immancabile di quest’anno sarà quello che celebra i 700 anni del poeta Dante Alighieri, I Dialoghi si inseriscono in quest’anno di celebrazioni…

Non soltanto ci inseriamo con degli eventi in queste celebrazioni, ma siamo anche fra gli organizzatori di una rete di festival, Piazza Dante, che raccoglie l’adesione di quarantatré manifestazioni dedicate al poeta. A I Dialoghi ci saranno molti eventi in merito come la lectio di Piero Dorfles sul mito di Ulisse, e poi lo spettacolo teatrale di Paolo Panaro. Giulio Ferroni aveva già presentato in anteprima il suo libro, Viaggio nell’Italia di Dante.

Sempre da quest’anno una nuova sezione si aggiunge agli eventi de I Dialoghi, Pop curata da Felice Sblendorio e Gianvito Rutigliano. Come si articoleranno gli incontri?

Da questa sezione ci aspettiamo molto, perché è la novità. Gli incontri vedranno protagonisti personalità un po’ più easy: cultura, spettacolo, informazione rappresentati da Francesco Bianconi, Guia Soncini e Fabrizio Gifuni. Penso che Pop potrebbe avvicinare una fascia di pubblico più giovane. Senza dimenticare gli appuntamenti riconfermati degli anni precedenti come I Dialokids, la sesta edizione del premio letterario Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi che premia la migliore opera prima di narrativa, la Scuola Holden e la partecipazione di Apulia Film Commission con la proiezione di un film.

Perchè è importante proseguire nel mantenere viva una manifestazione culturale come I Dialoghi?

C’è sempre la convinzione che le idee camminino e che esista il confronto. Che non è quello televisivo, fondato sul litigio e sul battibecco. Quello delle piazze è un confronto di idee. Auspico che I Dialoghi di Trani, come altri festival di approfondimento culturale, possano contribuire alla crescita del nostro Paese.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.