Nessun virus potrà mai sconfiggere il vero Spirito del Natale

by Alessio Walter De Palma

Il periodo più bello dell’anno da tutti atteso da grandi e soprattutto da piccini si sa che è il Natale, riscaldarsi davanti al camino con il tepore del calore all’interno in contrasto al freddo invernale di fuori, e maggiormente il calore del focolare domestico di romantica memoria, canti, balli, spensieratezza, oltre al momento di raccoglimento e preghiera – per chi è credente beninteso – ma anche chi è ateo o agnostico ha “simpatia” per tutto ciò che le festività natalizie implicano. I ritardatari con i regali last minute, le letterine a Babbo Natale, l’attesa spasmodica dei più piccoli “buoni” della mattina del 25 per poter conoscere se Babbo Natale ha acconsentito ai propri desideri ma anche i “meno buoni” saranno ascoltati dal “magico” Babbo Natale, perché “a Natale si è tutti più buoni”.

Natale è anche il periodo in cui la musica ne fa da padrona, tutti cantano, suonano o strimpellano uno strumento soprattutto dopo qualche bicchierino in più di vino o di amaro come sinonimo di festa per la Nascita di Gesù da Jingle Bells a O Tannenbaum, da Holy Night a Minuit Chrétien, da So this is Christmas a Feliz Navidad – quest’ultimo ha compiuto mezzo secolo quest’anno – brani della tradizione popolare natalizia da tutti amati e conosciuti. O ancora i più svariati concerti natalizi in teatri, sale da concerto o addirittura centri commerciali o piazze nonostante le intemperie metereologiche e i cosiddetti “concerti sacri” nelle chiese e nelle basiliche, tutti i più grandi compositori anche non cattolici hanno composto una Messa di Natale esempio lapalissiano il capolavoro assoluto del genere il Weihnachtsoratorium, L’Oratorio di Natale del Genio protestante di Johann Sebastian Bach o per essere più vicini alla nostra tradizione cattolica La Messa di Natale di Don Lorenzo Perosi.

Anche Beethoven dall’alto della sua austerità ha dedicato composizioni strumentali al Natale, da poco si è festeggiato il 250. Anniversario di nascita lo scorso 17 dicembre. Ma come ben sappiamo purtroppo il Natale 2020 sarà ricordato per altro e tutto ciò non sarà possibile, molti nonni per ovvie ragioni trascorreranno queste feste soli, si forse grazie agli attuali dispositivi elettronici ci sarà l’attenuante della videochiamata, ma non può sostituire la presenza fisica di figli, generi, nuore e soprattutto nipotini, molti bambini non potranno giocare con i cuginetti o con gli amichetti, fratelli e sorelle non potranno congiungersi, parenti e amici che si vedevano una volta all’anno non sarà questa, il tutto è strano anche se ormai da dieci mesi avremmo dovuto abituarci, forse, poiché tutto ciò rappresenta la “nuova normalità”, dura, difficile indubbiamente, ma tutti uniti sicuramente la supereremo.

Ovviamente il Vero Spirito del Natale nessun virus potrà sconfiggerlo.

Nonostante tutto, Buon Natale a tutti!

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