Un amore

by Massimo Fragassi

Un amore antagonista,

come il pugno che lancia il sasso,

come il petto che sfida l’arma,

ribelle della mano

che rovescia il banco,

della penna che difende

un ideale.

Un amore gentile,

di sguardi rubati,

mani sfiorate,

di attimi persi e poi ritrovati,

precario

come un pensiero in bilico,

un abbraccio spezzato,

come l’urgenza di una risposta

a un dolore che non passa.

Un amore marziale,

di armistizi labili, trincee

e conquiste quotidiane,

empatico

come il vino offerto

a un ricordo,

come il pane condiviso.

Un amore inquieto,

di notti bianche,

fogli sparsi

e sigarette accese,

delicato dei pastelli

del ciliegio in fiore,

delle labbra che si schiudono

in un bacio, lentamente.

Un amore insonne,

come la notte che aspetta

il giorno

per spegnere le stelle,

reciproco delle lettere

che si alternano

al rintocco dei battiti

e del postino

Un amore semantico,

di giuste parole e definitive

(ci sarò, quando vorrai,

se vorrai),

un amore cinico

che tutto ignora e tutto tollera

perché da solo

basta a se stesso.

Un amore, insomma.

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