Re Manfredi e Semrud dal campanile danzano nell’aria

by Antonella Soccio
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Quando i danzatori si sono librati nell’aria dal campanile del Duomo di Lucera al suono della La Javanaise di Madeleine Peyroux, ascoltata anche nel pluripremiato The Shape of Water, le migliaia di spettatori in piazza si sono ritrovate in una bolla emotiva enorme.

Incanto e leggerezza. La città sveva, così aristocratica ed elegante, merita di sognare in grande. “Terra Aria – La leggenda di Re Manfredi e Semrud la danzatrice”, il nome della performance, a cura di ResExtensa Dance Company con la collaborazione di AdrenalinZone e Cafè Lulè, che ha chiuso le manifestazioni del Natale a Lucera. 

UNIONE DI POPOLI E RELIGIONI, UNIONE DI CUORI

Il gran finale della rassegna “Babbo Natale a Lucera. In Biblioteca e al Museo tra luci, eventi e sorprese”, organizzata dal comune di Lucera, ha lasciato tutti a bocca aperta. Grandi e piccini. La danza aerea, a terra, con il fuoco e verticale ha narrato la storia di una città, di una cultura, di una unione. Unione di popoli e religioni, unione di cuori. Quello di Re Manfredi e della danzatrice saracena Semrud. Un amore che superò differenze e culture. Una storia ambientata a Lucera, città dell’integrazione nei secoli.

“Questa è una storia di integrazione, dei 20mila saraceni che vennero a Lucera e qui fondarono una città, una comunità. Questa è una storia d’amore tra Re Manfredi, il sultano di Lucera, e la danzatrice saracena. Questa è la storia di un amore che né il tempo né la religione né gli strati potrà cancellare. È la storia di una chiesa che fu una moschea, che fu una chiesa, che fu un tempio”, ha detto la voce narrante.

La leggiadria della danza

Uno spettacolo corale – con la drammaturgia di Elio Colasanto, la regia e la direzione artistica di Elisa Barucchieri, l’organizzazione a cura di Filippo Alessandrini – che ha visto la partecipazione di tantissimi artisti. Danza a terra: Valeria Pontrelli e Alessia Abiuso; danza aerea: Teri Demma e Nico Gattullo; danza con il fuoco: Ying e Yang, Domenico Pizzutilo e Dely de Marzo; danza verticale: Massimo Prandelli e Federica Madeddu; tecnica e logistica Francesco Scardigno, Carmine Cesarano, Alfredo Motta, Piero Musella e Anna Massari.

“Possiamo davvero dire di aver chiuso in bellezza la rassegna natalizia”, afferma soddisfatto il Sindaco di Lucera Antonio Tutolo, che ha voluto lasciare un alone di mistero intorno a questo ultimo evento.

“Il Natale 2018 a Lucera è stato esplosivo e pieno di sorprese, ci siamo impegnati per rendere la nostra città ancora più bella ed ospitale e credo che abbiamo raggiunto l’obiettivo. E siamo felici anche perché tutto questo ha avuto una ricaduta positiva a livello economico sulla nostra città», aggiunge Tutolo.

La magia non finisce qui

Oltre 11mila i visitatori, provenienti non solo dalla provincia di Foggia ma anche dalle regioni limitrofe hanno scelto di vivere la magia del Natale lucerino. Con un incremento di circa il 40% rispetto alle visite dello scorso anno. “Vedere tante persone entrare nella Biblioteca e nel Museo, visitare l’Anfiteatro e la Fortezza ci rende felici e orgogliosi”, afferma l’assessora alla Cultura Carolina Favilla che ringrazia, come sempre, il personale del Museo e della Biblioteca, i numerosi volontari, gli elfi silenziosi, Valentina Auricchio e Paola D’Ariano, che hanno curato gli allestimenti impegnandosi gratuitamente per la città.

E la magia non finisce qui. Infatti, anche se Santa Claus ha fatto i bagagli, fino a giugno sarà possibile visitare la mostra “Le Cinquecentine del fondo De Nicastri” a cura del Comitato Civico della Biblioteca, allestita presso la Biblioteca “R. Bonghi”, che si è impreziosita anche dei Mosaici Paleocristiani degli scavi di San Giusto, esposti per la prima volta al pubblico dopo 1700 anni.

Chi ha partecipato all’asta speciale, acquistando uno o più oggetti decorativi dell’allestimento natalizio, potrà recarsi in Biblioteca per ritirare e portare a casa un po’ della magia di questa rassegna.

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