La posizione sociale della donna è profondamente condizionata da immagini stereotipiche che possono indurre comportamenti apertamente discriminatori da parte di uomini in posizioni di potere. Una situazione da cui la Capitanata non è immune: “La pandemia ha fatto emergere ancora di più le disparità a danno della donna, anche nei contesti lavorativi – dice la Di Matteo -. Credo che si debba puntare su una maggiore conciliazione vita-lavoro, che è un qualcosa ancora difficile da raggiungere. Mi auguro, su questo, di portare avanti azioni condivise e concrete”.
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