L’avevamo lasciata a Così vicini, album del 2014 che le era valso la Targa Tenco per la migliore canzone “Il senso delle cose”. Da allora sono trascorsi sette anni e nel frattempo Cristina Donà ha raccolto idee, sensazioni, appunti sparsi per convogliarli in un disco atipico, ruvido e vivido, estremamente stratificato, intensamente identitario. deSidera è forse più rock dei dischi che lo hanno preceduto, con chitarre che accompagnano fiati, archi, pianoforte, percussioni, e la voce che si lega a un soffio di natura “elettrica preistorica”
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