In Puglia, potendo scegliere tra didattica in presenza e didattica a distanza, l’80% di famiglie e studenti ha scelto di restare a casa. Chi ha riportato questo all’opinione pubblica? Nessuno, né politici, né giornalisti! Eppure è un dato oggettivo.
DAD
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«I bambini della primaria iniziano a mostrare segnali preoccupanti di regressione». A colloquio col dirigente Sergio Russo
“I bambini imparano anzitutto per imitazione, Vygotskij lo chiamava “sviluppo prossimale”; ora invece sono soli davanti ad un monitor con la connessione che va e che viene e la maestra che con un occhio guarda agli alunni in classe e un po’ a quelli a casa.” L’intervista al dirigente Sergio Russo
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«La DAD dovrebbe essere una parte minoritaria e complementare dell’insegnamento, se diventa il tutto è una catastrofe.» L’intervista al dirigente Trecca
“È evidente che la D.D.I., che dovrebbe essere una piccola parte complementare della Didattica, finisce per assorbire tutta la didattica, comincia a mostrare i suoi limiti e più questa situazione si protrarrà e più evidenti saranno le crepe e i rischi sempre più gravi che emergeranno.” L’intervista a Giuseppe Trecca
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“Con la DaD abbiamo fatto l’esperienza dell’inadeguatezza: occorre affrontare il tema della cittadinanza digitale”. A colloquio con la dirigente Mariolina Goduto
“Abbiamo ripreso con le stesse complessità e con le ambiguità che hanno contraddistinto la prima fase dell’anno scolastico, ma ormai siamo temprati, riusciamo a fronteggiare le difficoltà, preveniamo i problemi. Lavoriamo tutti molto di più, un impegno totale senza orari prefissati, ma recuperiamo energie e motivazione nel momento in cui verifichiamo che sta funzionando”.
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“Contro la povertà educativa uno spazio per i bambini in Dad con una buona connessione, i device e il supporto degli educatori”. Le buone prassi di Pianoterra al Rione Sanità
La preziosa realtà, al rione Sanità di Napoli, del centro Punto Luce gestito dalla onlus Pianoterra. Il centro, di cui Irene Esposito è la direttrice e Alessandro Cerullo il coordinatore, sta fornendo ai propri ragazzi un supporto con la Dad permettendo così a tutti di ‘andare a scuola’, seppur in modo virtuale
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Urban Politics
“Non possiamo inscenare a scuola il Grande Fratello. La scuola non è un servizio on demand”. Perchè DAD e Presenza sono inconciliabili: lo spiega Mariolina Goduto
“Tutte le scelte potrebbero risultare impopolari, ma non spetta a noi o ai genitori decidere. Docenti e genitori navigano nell’ansia e nell’incertezza: nei momenti di grande criticità la decisione deve essere una sola e a quell’unica decisione ci si deve adeguare.” L’intervista a Mariolina Goduto
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Urban Politics
“Cogliere nella ‘distanza’ una modalità innovativa, rispondente ai personali ritmi di apprendimento degli studenti”. La pedagogista Barbara De Serio spiega la Dad ai genitori
“Va messo in conto il disagio emotivo che i bambini del primo ciclo di istruzione vivono a causa della carenza del contatto fisico con i compagni e con le maestre”
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Quale dolce mela
“In clausura con la didattica a distanza i ragazzi hanno riscoperto l’importanza di stare insieme”. Il racconto della prof Maria Rosaria Giaccari
by Paola Mannoby Paola Manno“Durante le vacanze di Pasqua abbiamo avuto indicazioni precise dal dirigente di spegnere i cellulari, lui è responsabile anche della salute dei suoi insegnanti e voleva che riprendessimo letteralmente fiato”. La chiacchierata