Il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato il 31 marzo del 1995 trasumana a santo laico, il suo vestito diviene bandiera di coraggio, forza positiva, simbolo di riscossa e di speranza.
Francesco Marcone
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Il lavoro, composito e graficamente accattivante, è accompagnato da una sceneggiatura puntuale sui fatti di cronaca accaduti. Non mancano nomi, ruoli, contesti e luoghi: la storia di Marcone disegnata dona fisicità a personalità dai contorni sbiaditi nel tempo e sostanza ad accadimenti e momenti cruciali.
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“È sempre difficile, in generale, definire il tempo. Dopo venticinque anni, pesano moltissimo le sconfitte e le lacune giudiziarie. La ricerca di verità e giustizia per la morte di mio padre non è stata mossa da un desiderio di vendetta, ma mi ha aiutato a ricostruire il tempo vissuto con lui”. Intervista a Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera, a 25 anni dall’uccisione di suo padre, Francesco Marcone.
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Urban Politics
“La città ideale”, Antonio Fortarezza svela la cultura mafiosa, che mesta nel disagio e nelle diseguaglianze
È una Foggia plumbea, nuvolosa, malsana, umida, opprimente, colma di catrame e cemento, rifiuti e materiali di scarto, la città protagonista dell’ultimo intenso lungometraggio del documentarista ed artista Antonio Fortarezza, intitolato “La città ideale. Le mani nella città” e che sarà presentato in anteprima il prossimo 20 settembre nell’Auditorium Santa Chiara, nell’ambito di Cinema Felix della Fondazione Apulia Felix
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“Noi abbiamo deciso da che parte stare” è una dichiarazione programmatica che si salda con la volontà dell’intitolazione del presidio a Nicola Ciuffreda e Francesco Marcone