Se è impossibile rievocare la storia di un genere che echeggia di voci, di divi, di miti, di canzoni, si può invece segnalare la svolta del dopoguerra che coincide con l’affermazione di una nuova generazione di registi – Stanley Donen, Vincente Minnelli, Gene Kelly – a cui si deve la trasformazione del linguaggio del musical in stile.
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