“Il mio interesse maggiore è lavorare con i bambini, nell’infanzia si ha la possibilità di essere chi si vuole, mi piaceva che il bambino in quella situazione era libero di scegliere quale direzione dare alla propria vitalità. Su quella spiaggia si praticano 10 sport differenti, l’idea del kite era una mia aspirazione, mi piaceva l’idea di un documentario narrativo, che lasciasse le parole dell’intervista per abbracciare invece una intervista in immagini in situazioni vere, seguire il protagonista sempre, nascondendo la telecamera”, spiega Toriello
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