Ora toccherà alla nuova compagine di governo darsi da fare per confermare la sua adesione ai principi atlantisti, rassicurare i mercati e fronteggiare la crisi con politiche di bilancio molto caute perché l’Italia, è bene ricordarlo ai nuovi inquilini del Palazzo, ha il peggior debito pubblico del mondo.
Giuseppe Conte
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Le idee si sono disciolte in una nebbia pomposamente pompata da una schiera di imbonitori di tutte le paste, che sembra voler far prevalere chi urla e parla alla pancia di folle in preda ad un delirio sconfinato.
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L’unico augurio possibile corre in una doppia speranza : intanto andare a votare e soprattutto scegliere bene le persone,uomini e donne, capire chi sono e quel che rappresentano in termini di valori e competenze. Non è poi così difficile. Basta pensare, riflettere e decidere.
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Non sarà ozioso dirlo: in nessuna democrazia può esserci un obbligo di restare al Governo se sono venute meno le ragioni che hanno indotto a sostenere l’Esecutivo. I
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Solo dalla provincia di Foggia 8 parlamentari sono arrivati a Roma, scrivendo una rappresentanza parlamentare nella storia mai così nutrita. Poi qualcuno si è perso per strada, come Rosa Menga, altri l’hanno semplicemente cambiata, come Nunzio Angiola, Antonio Tasso e Francesca Troiano.
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Ammesso che Enrico Letta riesca a costruire il nuovo Ulivo di cui vagheggia o delira, e ammesso che questo schieramento trionfi su un centrodestra tanto confuso quanto maggioritario, sarebbe complicato spiegare perché la premiership dovrebbe andare non a una figura terza, ma al capo di uno dei partiti della coalizione, e per giunta con una quota sociale di larghissima minoranza
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Servirebbe un’intuizione a suo modo geniale come quella di Silvio Berlusconi nel 1994. Forse non se lo ricordano in molti, ma in quelle elezioni il leader della neonata Forza Italia com il suo capolavoro politico costruendo due distinte coalizioni: al Nord con la Lega e al Sud con il Msi di Gianfranco Fini e Pinuccio Tatarella. Un’operazione spregiudicata e abilissima che determinò il travolgente successo del centrodestra rispetto alla gioiosa macchina da guerra di Occhetto e ai Popolari di Mino Martinazzoli.
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Sarà solo un derby di camarille, con schieramenti determinati da motivazioni assai poco nobili, a cominciare dal desiderio di evitare il ripristino della “tangente Rousseau”. Renderà meno stabile il Governo Draghi?
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l professore, a quanto scrivono i giornali avrebbe richiesto carta bianca (e non è difficile, visto ed espresso l’intenzione di ancorare il Movimento al centrosinistra, ma con una caratteristica di “sano populismo”
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Politica
«L’europeismo non è una moda, la pandemia ha cambiato la Storia». Il prof Conte è leader con la lectio magistralis all’Università di Firenze
“Il ricorso ai Dpcm è stato ispirato quindi nel dotarsi di uno strumento particolarmente agile per intervenire sul contagio e per applicare le misure in modo uniforme”. Queste norme hanno permesso la tenuta dello stato democratico, “evitando che lo stato di emergenza si tramutasse in uno stato di necessità”.