«Non esiste nulla di più umano del crimine. O meglio: il crimine, il sangue e il male, fanno parte della vita. Riguardano persone, e noi quelle raccontiamo, come se fossero personaggi da romanzo, senza trascurare la centralità di eventi realmente accaduti. È inevitabile che le storie ne superino i contorni, per posizionarsi tra percezioni che muovono l’umanità. Esiste, poi, una fascinazione effettiva che esacerba la componente umana di queste storie, ed è dovuta al sex appeal del crimine»
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