Il lavoro congiunto di queste tre menti porta la memoria scientifica, indietro di oltre 40 anni. Nel 1976 infatti un loro collega, il virologo e biochimico Baruch Blumberg, scopre importanti meccanismi di diffusione dell’epatite e i principali attori di essi, identificandone uno in particolare: il virus dell’epatite B, malattia che, al pari dell’epatite A, nel corso degli anni Quaranta, si era scoperto avere un meccanismo patogenetico su base infettiva.
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