L’incontro si pone come una continuazione della marcia organizzata da Libera il 10 gennaio scorso, quando circa 20.000 persone hanno attraversato le strade della città in un gelido pomeriggio d’inverno
Libera
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Il lavoro, composito e graficamente accattivante, è accompagnato da una sceneggiatura puntuale sui fatti di cronaca accaduti. Non mancano nomi, ruoli, contesti e luoghi: la storia di Marcone disegnata dona fisicità a personalità dai contorni sbiaditi nel tempo e sostanza ad accadimenti e momenti cruciali.
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“È sempre difficile, in generale, definire il tempo. Dopo venticinque anni, pesano moltissimo le sconfitte e le lacune giudiziarie. La ricerca di verità e giustizia per la morte di mio padre non è stata mossa da un desiderio di vendetta, ma mi ha aiutato a ricostruire il tempo vissuto con lui”. Intervista a Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera, a 25 anni dall’uccisione di suo padre, Francesco Marcone.
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Documenti sui temi della mafia e dell’antimafia saranno individuati in tutti i settori della Biblioteca per offrire all’utenza vari strumenti di ricerca. Lo spoglio dei periodici renderà disponibili tutti gli articoli sull’argomento
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Politica
“Interveniamo sui ragazzi altrimenti la mafia avrà sempre manovalanza fresca”. Nell’oratorio Sacro Cuore con Massimo Marino
Dopo la marcia di Libera. “Le risposte dovrebbero essere per i bambini, gli adolescenti e per i giovani, i ragazzi in età universitaria. Oggi ci sono delle priorità. La prima è il lavoro, inteso come formazione al lavoro, ricerca del lavoro. L’altra è l’educazione come risposta alla dispersione scolastica”.
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Urban Politics
“È ora di non avere più paura della mafia a Foggia, altrimenti non avremo più ossigeno per respirare”. La forza di Giovanna Belluna Panunzio
Giovanna Belluna Panunzio era molto giovane quando suo suocero, Giovanni Panunzio, nel 1992 fu ucciso dalla mafia del boom edilizio, raggiunto dai proiettili nella sua auto, a pochi metri dall’ultimo omicidio che ha aperto il 2020. L’abbiamo ascoltata
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È bene dircelo con franchezza: la battaglia contro la mafia foggiana non è solo contro le bombe e le sparatorie. È contro un’egemonia di carattere culturale, che sta acquisendo caratteristiche antropologiche
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Urban Politics
“La città ideale”, Antonio Fortarezza svela la cultura mafiosa, che mesta nel disagio e nelle diseguaglianze
È una Foggia plumbea, nuvolosa, malsana, umida, opprimente, colma di catrame e cemento, rifiuti e materiali di scarto, la città protagonista dell’ultimo intenso lungometraggio del documentarista ed artista Antonio Fortarezza, intitolato “La città ideale. Le mani nella città” e che sarà presentato in anteprima il prossimo 20 settembre nell’Auditorium Santa Chiara, nell’ambito di Cinema Felix della Fondazione Apulia Felix
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EventiIdee
La militia amoris di Libera. L’eredità del 21 marzo a Foggia in una pubblicazione fotografica
by redazioneby redazioneIl 21 marzo 2018 non è stato solo un significativo traguardo, ma soprattutto un nuovo punto di partenza, un limen a partire dal quale sono iniziate nuove sfide