Chi sono diventati gli inarrestabili giovani della lotta armata degli anni Settanta? Dov’è finita l’euforia e la voglia di cambiare il mondo, di ridefinire la realtà? Se lo chiede oggi, a distanza di quarant’anni dal finale di quella stagione, Lidia Ravera, scrittrice prolifica e storica agitatrice culturale, nel suo ultimo romanzo, “Avanti, parla”. L’intervista
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«Foggia ha bisogno di gente che non ha l’obiettivo di arricchirsi, ma di godere del bello». Lidia Ravera e la sua esperienza da giurata tecnica del Premio I fiori blu
«Ho frequentato per decenni con i miei ultimi venti romanzi la Puglia. Sono arrivata seconda al Premio Bari quando è stato fondato. Sono stata invitata a Presidi del Libro. A Gallipoli. Ostuni …e in mille altri luoghi bellissimi e animati da curiosità e passione. Posso dire di aver conosciuto a fondo la Puglia grazie agli inviti alle manifestazioni culturali. E all’entusiasmo che circonda i libri»