La regina indiscussa del Carnevale di Manfredonia è sicuramente la farrata. Nata durante gli antichi riti dell’Italia arcaica, questo rustico è sopravvissuto fino ad oggi solamente sulle rive del Golfo di Capitanata.
Manfredonia
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Vintage
L’Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo progettata da un ingegnere che si innamorò di Manfredonia
Con le sue vele gigantesche, il suo profumo di legno e sale, e la sua storia quasi secolare, salire a bordo della Vespucci è come fare un viaggio nel tempo. A bordo, insieme ai circa 280 membri di equipaggio, ci sono anche gli allievi volontari in ferma prefissata quadriennale della Scuola Sottufficiali de La Maddalena: 98 persone, di cui 28 donne, impegnati in attività didattiche e addestrative per acquisire l’importanza del lavoro di squadra.
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Faccio un solo esempio che riguarda Manfredonia. Era vietato andare allo stabilimento balneare Bonobo sul litorale di Siponto? Certamente no. Ma se tutti sapevano di chi era la proprietà, perché i genitori lasciavano che i figli lo frequentassero normalmente?
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IdeeUrban Politics
Cerignola, nuovo scioglimento di un Consiglio comunale: s’agisce solo sulle manifestazioni sintomatiche della patologia mafiosa?
Lo scioglimento di Cerignola (e lo scioglimento, semmai dovesse avvenire, di Manfredonia) rappresenta però qualcosa di diverso. A differenza di Monte Sant’Angelo e Mattinata si tratta di un comune molto più grande, uno dei comuni della cosiddetta Pentapoli di Capitanata
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In riva al Golfo, c’erano ben dieci cinema. Oggi ne rimane soltanto uno, nato come teatro parrocchiale. Era un giorno di Natale dei primi anni ’60, quando a casa Capurso arrivò don Michele Ciccone, il parroco della neonata San Michele….
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Non amava essere al centro dell’attenzione, eppure il suo sorriso, la sua professionalità ed i modi semplici e garbati hanno conquistato per sempre i cuori di chi l’ha conosciuta e dei colleghi giornalisti di Capitanata con cui ha collaborato. Il 6 ottobre 2015, esattamente quattro anni fa, non ancora quarantenne se ne andava in punta di piedi Anna Castigliego, un’eccezionale e caparbia ragazza che aveva il cuore intinto nell’inchiostro.
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Nei vari numeri del bollettino vi si trovano narrate con enfasi e ‘ardore’ le storie di diversi manfredoniani che giovanissimi sono caduti in guerra divenendo eroi in patria. Vi è Michele Spagnuolo, morto in Africa; il cannoniere Giovan Battista Cataleta, deceduto in servizio sulla torpediniera “Climene”.
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“La città non può essere passiva”, ha rincarato la dose Saverio Russo, prendendo ad esempio la chiusura durata ben cinque anni del Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, l’unico dell’intera Capitanata, e di cui ben pochi si sono lamentati, lasciando passare come fosse qualcosa di normale ciò che invece è stato di una gravità sbalorditiva.
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