Ora toccherà alla nuova compagine di governo darsi da fare per confermare la sua adesione ai principi atlantisti, rassicurare i mercati e fronteggiare la crisi con politiche di bilancio molto caute perché l’Italia, è bene ricordarlo ai nuovi inquilini del Palazzo, ha il peggior debito pubblico del mondo.
Michele Emiliano
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Laici, socialisti, cattolici, liberali, post comunisti non sono riusciti a costruire un campo unitario, largo, mobile al suo interno, privo di steccati ideologici, collaborativo e solidale e così le destre, vecchie e nuove, hanno buttato a mare un governo per non lasciarsi scappare la più ghiotta occasione di rimettere le mani sul Paese, cosa ben diversa dall’idea di governarlo.
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Su un punto solo Iaccarino ha torto: non era l’uomo di Emiliano a Foggia; era solo uno dei tanti. Perché Michelone non manda via nessuno. Basta che gli convenga.
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Michele Emiliano ha rinnovato il Collegio degli Esperti: quarantacinque pugliesi più o meno illustri che avranno il compito di formulare suggerimenti e proposte per l’azione del Governo regionale.
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NewsPolitica
«Il patrimonio politico di CON è a disposizione dei manfredoniani». La scelta di Emiliano per il dopo scioglimento per mafia del Comune del Golfo
by redazioneby redazioneIn vista delle prossime amministrative di ottobre, Emiliano ha sostenuto che potrebbe essere proprio il gruppo CON Manfredonia il collante per costruire la coalizione di governo della Città in coerenza con la maggioranza che governa la Regione Puglia.
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Quello che non è accettabile è lo scaricabarile camuffato da “libera scelta”. Ordinare alle scuole di garantire la didattica a distanza per chi ne faccia richiesta è un puro e semplice abuso di autorità. La scelta sarebbe libera se noi, assumendo e mettendo a lavorare più docenti, fossimo in grado di garantire un duplice insegnamento, in presenza e in remoto, lasciando alle famiglie la scelta sul servizio di cui usufruire.
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Sapete quando si dice “c’è chi può e chi non può”? Emiliano può. Può inserire nelle liste candidati ritenuti impresentabili dalla Commissione Antimafia, candidare nelle sue liste il vicesindaco di un’Amministrazione Comunale sciolta per mafia e inserire nella rosa dei suoi consiglieri il sindaco di un’altra, ma restare un campione della legalità.
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Perché nel Mezzogiorno è invertito il normale paradigma democratico. Non è il consenso a generare potere, ma il potere a generare consenso, e la vicenda che ha riguardato la Asp di Chieuti è assolutamente identica a quella che ha riguardato e riguarda tutte le nomine di sottogoverno, in Puglia come altrove.
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Si può bypassare disinvoltamente un passaggio così connotativo come il voto degli iscritti, infliggendo l’ennesimo sfregio alla vera o presunta “diversità” del Movimento Cinque Stelle? Probabilmente no, forse anche perché Rosa Barone non ha nessuna intenzione di passare per arrivista o venduta.
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Strettamente Personale
Strettamente personale. Scuola, una battaglia ideologica. Quando un diritto diventa una concessione
I poteri pubblici, a causa della loro incapacità di garantire la salute e la sicurezza delle nostre scuole, mi dicono che sono io cittadino a dover motivare il mio desiderio di usufruirne, non loro a doverlo rendere possibile.