Questo lavoro, scritto nel 1672 è stato rivisitato in chiave moderna da Cristina Angiuli, che ne cura la regia e vede due sorelle in scena Armanda ed Enrichetta. La prima è una donna di cultura, l’altra refrattaria a qualsiasi dialogo culturale sogna una vita più semplice con un matrimonio, casa e figli. Tra ampi spazi di ironia, le due donne si confrontano sull’idea dell’Amore e del matrimonio.
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Moliere
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“Il mio teatro si è sempre molto occupato del tema della famiglia. Rispetto al rapporto di potere fra uomini e donne sicuramente Molière lo sento più attuale degli autori americani. Nonostante questo spettacolo sia del 1662, ci sono molti fili attuali che legano questa commedia a quello che viviamo: c’è un potere maschile che tende, in genere, a impossessarsi del corpo della donna”. Intervista all’attore e regista napoletano
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