Abbiamo condotto uno studio su 114 pazienti e 69 caregiver. Il disagio che ognuno di noi ha provato in quei mesi in particolare, nei pazienti oncologici e loro familiari è risultato amplificato al massimo. I risultati ci confermano l’urgenza del nostro lavoro quotidiano nelle case: prendersi cura a domicilio delle persone malate di tumore, quindi più fragili, le solleva dalla paura e dalla solitudine, le più grandi alleate della sofferenza”
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