L’impostazione, un po’ per vincolo logistico e un po’ per convinzione, è brechtiana: scena nuda, nessun costume, azione scenica basata soprattutto sul prendere o meno una sedia e utilizzarla. Ma non c’è straniamento né impostazione didascalica: il filo che lega i diversi monologhi o dialoghi, benché abbiano come tema prevalente il disagio e lo smarrimento della condizione giovanile, non ha carattere ideologico ed anzi plana su diversi registri, dal teatro dell’assurdo al cabaret al teatro militante.
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