Il diario travalica l’esperienza personale per divenire la parabola di tutte le donne che in Germania dovettero fare i conti con la violenza dell’esercito russo considerato in un primo momento “liberatore”. Divennero il capro espiatorio del male nazista. Si tratta di un’opera agghiacciante e senza omissioni su quello che è stato definito lo stupro di Berlino e dalla quale gli uomini escono malissimo. Vigliacchi e incapaci di difendere le donne tedesche, spesso andavano a nascondersi durante le violenze.
Tag: