Il centrodestra ha pensato bene di promuovere per la seconda carica dello Stato Ignazio Benito La Russa, figlio dell’ex segretario del partito nazionale fascista di Paternò. Indubbiamente un personaggio anche simpatico, di lunga esperienza ma anche con un pedigree che certifica, come dire, una tendenza tutt’altro che incline al dialogo, soprattutto per il ruolo oggi rivestito.
Vladimir Putin
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Libri
“Donbass. La guerra fantasma nel cuore d’Europa” di Sara Reginella e l’umanità minuta che anima la Storia
I valori delle repubbliche, degli uomini e delle donne del Donbass – quelli che invitavano gli ucraini tutti a liberarsi dei nazisti e battersi assieme contro lo strapotere degli oligarchi e le indebite ingerenze – sono destinati a perire comunque, nell’abisso dell’incesto tra interessi contrapposti.
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Naturalmente, proprio come in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale c’erano dei simpatizzanti di Hitler e del nazismo, non fa scandalo che alcune persone, e fra loro intellettuali di un certo livello, siano consentanei a Putin e alle sue azioni.
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Strettamente Personale
L’horror obsoleto: la sconfitta della guerra , l’agenda di Putin e Bianca Laura Granato
C’è poco da inquinare i social, creare disinformatia, false flag e fake news: l’evidenza intollerabile di una guerra in diretta televisiva ci riporta a un evo remoto di cui solo pazzi sprassolati un poco scemi possono provare nostalgia.
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Strettamente Personale
L’Ucraina, Tomaso il Meschino, i valori della desistenza e la scelta di Salvador Allende
È cinico da dire, ma la Resistenza ucraina, certamente poco influente sul piano militare, può dare a questo un grandissimo contributo. I segnali che vengono dalla Cina sono da questo punto di vista inequivoci: un conto è l’appoggio e la comprensione della Russia circondata e aggredita dall’Occidente secondo la vulgata di Mosca, un altro lo schierarsi al fianco di una mattanza
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Strettamente Personale
Alle origini del “neneismo”. La sinistra italiana, la coperta di Linus e la fuga dalla Storia
Ma perché l’Italia è il Paese dove più di altri fiorisce la pianta del “neneismo”? Perché la sinistra del nostro Paese è l’unica a praticarla con voluttà, a volte con assoluto disprezzo del ridicolo, si tratti della guerra d’Ucraina o di quella del Golfo, dello Stato o delle Brigate Rosse, del populismo e dell’europeismo?
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Possibile che nessuno capisca invece che, qualsiasi sia l’evoluzione di questo conflitto, ormai niente e nessuno potrà mai più cambiare una situazione ormai irrimediabilmente compromessa nei rapporti tra la Russia del dittatore e l’intero occidente?
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L’Occidente non può fare nulla? Al contrario, ha una forza deterrente impressionante, ma solo economica. Se gli eserciti di Putin violeranno l’integrità territoriale ucraina, lo zar del Cremlino andrà incontro a sanzioni durissime, che difficilmente potrà superare senza violenti contraccolpi interni, anche contando sui probabili regali da Greci che dovessero venirgli da Xi Jinping.