“Candela in Fiore”, quando il borgo esplode di colori e bellezza

by Antonella Soccio

“Candela in Fiore” anche quest’anno ha saputo regalare emozioni uniche. Circa 80mila fiori per 7 gruppi di artisti infioratori hanno adornato le strade del comune dei Monti Dauni, in una esplosione di colori, odori e bellezza. Nonostante il caldo torrido e il clima ormai balneare, a cui l’amministrazione si è dovuta piegare a causa del maltempo di un pazzo maggio, non sono mancati i curiosi e i turisti, soprattutto nel pomeriggio. Circa 3mila le presenze registrare in serata.

“Vedere le nostre strade piene di turisti, ci ripaga di tutto il lavoro fatto in questi mesi. Ringrazio i volontari della ProLoco di Candela e il Presidente Clemente Capobianco, i maestri infioratori di Infioritalia, i nostri amici di Pescasseroli, gli organizzatori del II Raduno dei Fiori e tutte le donne, gli uomini e i bambini che hanno dimostrato di voler bene a Candela. È una manifestazione che dà il senso della nostra attenzione al bello e al decoro, abbiamo voluto legarla a Matera 2019, che ritengo sia una grande opportunità per tutti i Monti Dauni”, ha spiegato a Bonculture il sindaco e presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta.

Candela in Fiore è un evento di promozione culturale e turistica che dà economia al paese e permette di far visitare lo splendido borgo, noto ormai a tutti per l’iniziativa tax free del sindaco Gatta, per il ricchissimo Museo del Giocattolo e per la Casa di Babbo Natale allestita nello storico e nobiliare Palazzo Ripandelli.

Non solo Natale o fiori, in agosto nella cornice di pianura di Torre Bianca ci sarà il grande evento della Festa del Grano, giunto alla quarta edizione per un territorio fortemente cerealicolo e che vede nel proprio agro trader di livello nazionale e internazionale.

“Storia e ricchezza, questo sono i fiori per Candela. È andata bene, abbiamo confermato i numeri dello scorso anno. Dopo le 19, c’è stata moltissima gente. Purtroppo quest’anno a causa del maltempo abbiamo dovuto posticipare di 15 giorni l’evento. Per i fiori le temperature troppo alte non vanno bene e infatti nella tardissima serata il fiore era molto rovinato, aveva perso la sua freschezza. Ma c’erano comunque 3mila persone, ieri sera per le 20-21 era tutto pieno, il tappeto di fiori era lungo 76 metri nella parte alta della piazza ed era legato al tema di Matera”, ha specificato il sindaco.  

I fiori non sono solo locali e di produzione dell’azienda candelese Eurosa, una parte viene acquistata anche fuori.

“Dobbiamo storicizzare l’evento, ogni manifestazione cresce nel tempo- continua il sindaco- non abbiamo una storia antica di infiorate, stiamo cercando di innovare, nel coinvolgimento dei vari gruppi. Siamo ancora troppo giovani, bisogna man mano trasmettere ai ragazzi, ai bambini la tradizione, serve la sensibilità in primis delle future amministrazioni, mi auguro che si possa continuare nel tempo a mantenere questo successo. Candela in Fiore è un evento unico, purtroppo, per la stessa tenuta dei fiori, non può durare più di un giorno, ma l’obiettivo è creare attorno delle altre manifestazioni, creare degli appuntamenti, come delle mostre affinché si possa arrivare all’infiorata con un percorso di attesa”.

Il benchmark per Candela è di certo Spello, il Comune più Bello d’Italia in Umbria, dove c’è la tradizione di raccogliere i fiori e di investire molto nella biodiversità. La bellezza di Spello è legata indissolubilmente ai fiori, i balconi del borgo sbocciano di colori tutto l’anno e rappresentano una delle anime del paese, la ricerca delle foto tra i vicoli fioriti da parte di tutti i turisti nazionali ed internazionali fa parte integrante della visita. La Regione del Santo di Assisi sta costruendo del resto negli ultimi anni un immaginario potente attorno alla lavanda e al girasole, che include il turismo con cammini ciclopedonali, l’enogastronomia, l’industria cosmetica, il design e l’arte.

Stasera, all’infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo più perfetto –
con i miei pensieri andati in nebbia

Silvia Plath

“In Umbria hanno più specie di fiori tipici, lavorano ed essiccano i fiori, noi non abbiamo un nostro fiore, forse potremmo fare altrettanto con ginestra, molto presente in collina, ma serve un lavoro certosino, che impegna tanto. Candela in Fiore significa anche mettere a disposizione le unità, circa 30 persone. È un evento costoso non soltanto per i fiori, ma anche per l’organizzazione e per le risorse umane. Speriamo di avere una sensibilità maggiore da parte della Regione, per ora non abbiamo finanziamenti, eppure si tratta di un evento unico in tutta la Puglia. Per Candela in fiore c’è un impegno economico, logistico, ma anche fisico. Siamo stati 2 giorni a Candela a seguire tutte le attività”, conclude Gatta.

*Le foto sono di Laura Ruberto

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