Festival del Tratturo, da L’Aquila e dal Molise le prassi per la valorizzazione turistica e naturalistica del Tratturo Magno

by Antonella Soccio

Salvaguardia del paesaggio, corridoio ecologico e valorizzazione turistica. Sono questi gli obiettivi emersi nel Festival del Tratturo, organizzato a Palazzo Dogana dall’Associazione Il Tratturo Magno 4.0 insieme a Regione Puglia, Molise e Abruzzo.

Nata a L’Aquila da soci ed enti pubblici dell’Abruzzo Interno, l’associazione quest’anno si arricchisce con l’ingresso tra i propri soci di una importante azienda pugliese, la Fratelli De Bellis di Foggia. Da anni amici di Danilo Taddei, presidente e fondatore dell’associazione, i fratelli De Bellis, Antonio e Carlo – che hanno tra l’altro studiato nella Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo Aquilano, hanno portato il loro aiuto e sostegno per il Tratturo Magno e la Transumanza.

Il Tratturo Magno da L’Aquila a Foggia incontra molti punti interessanti e Foggia secondo abruzzesi e molisani, che non amano sentirsi eredi dei pastori, deve essere punto di snodo di un percorso di valorizzazione della transumanza.

«Tre tratturi regi, tutti i tratturi portano a Foggia, sono cammini moderni. Foggia deve essere un nodo per collegare questi percorsi con la Via Francigena», è stato il commento del vicesindaco de L’Aquila Raffaele Daniele.

Il capoluogo abruzzese può vantare la Basilica di Collemaggio, che ha un prato anziché una piazza, proprio a ricordare che gli spazi della transumanza.

«Il tratturo tocca tanti punti stupendi, castelli e torri di avvistamento, la Rocca di Calascio dove fu girato il film fantasy Ladhawke Howk, il paese dello zafferano, Capestrano il paese del guerriero, in uno scambio di conoscenze e di tradizioni. Il Tratturo Magno è una importante risorsa turistica perché offre la possibilità di percorrere sentieri e strade con paesaggi unici che rappresentano una fonte di ricchezza incredibile. Il Comune de L’Aquila ha spostato risorse per studiare il patrimonio. La Regione Abruzzo ha approvato un documento per la valorizzazione della transumanza e tratturi».

Il Cis Molise, che vede la collaborazione nella progettazione del prestigioso Studio Boeri, vale invece 129mila euro e si occuperà del Celano Foggia, che percorre 18 Comuni, il Pescasseroli Candela, che attraversa 18 Comuni e il Castel di Sangro Lucera, che percorre 21 Comuni più due bracci e due tratturelli tra cui il Biferno Serracapriola non riconnesso con i tratturi principali.

Saranno valorizzati 400 km di percorsi, autostrade verdi per il turismo lento.

Come ha spiegato la dirigente al demanio della Regione Puglia Costanza Moreo, la Regione Puglia, sopratutto per volere del vicepresidente Raffaele Piemontese, ha molto investito con la messa a disposizione di risorse finanziarie. Da una logica dismissiva si è passati a quelli della valorizzazione dopo la Legge 4 del 2013. Quando lo Stato nel 1977 ha trasferito il demanio armentizio lo ha fatto senza un inventario di quello che consegnava. Mancano gli identificativi catastali, molte particelle sono state alienate.

Il Documento regionale di valorizzazione, cui stanno lavorando tra gli altri anche i docenti Unifg Saverio Russo e Massimo Monteleone con la supervisione dell’architetta Angela Barbanente, è quasi ultimato. L’obiettivo finale è il Parco di Tratturi di Puglia.

Netto sul tema lo storico e presidente del FAI regionale Saverio Russo.

«Siamo partiti dal quadro di assetto, non dobbiamo inventare molto c’è una ricca bibliografia, John Marino ha lavorato per anni nell’archivio di Foggia. La Dogana non è stato un vantaggio per questo territorio, che ha subito un condizionamento non sempre positivo per essere stata assoggettato a questa pratica, infatti è povero di manifestazioni artistiche dal 500 all’800. Palazzo Dogana è il secondo palazzo della dogana, aveva un tribunale, la transumanza non è stata una pratica bucolica ma anche conflittuale perché non si svolgeva nel vuoto ma in territori con tanti interessi. Dovremmo ubicate qui una sala informativa sulla Dogana, che non è in conflitto con altre funzioni come la Casa Arbore. Lungo i tratturi si sono mosse tradizioni, usi, culti, il tratturo orienta le dinamiche abitative, le chiesette conservano testimonianze a Santa Lucia ci sono molti graffiti dei pastori. La transumanza ha prodotto letteratura alta come D’Annunzio e meno alta. Esiste una quantità di materiale fotografico e si conserva anche un ciclo di affreschi».

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