Isole Tremiti, 30 anni di Riserva Marina, al via i festeggiamenti in attesa del tuffo di Michele Emiliano

by Daniela Tonti

È iniziata stamattina a Tremiti la settimana di celebrazioni per il 30esimo anniversario della riserva marina. Un bene comune per tutti i pugliesi, uno dei beni più importanti che la Puglia del mare possa vantare a livello europeo. Sono state queste le parole di esordio del giornalista Attilio Romita nel condurre il convegno di studi sulla riserva.

30 anni fa, 14 luglio.

“Il 14 luglio fu istituita la riserva naturale marina, una scelta fondamentale e quasi rivoluzionaria, che ha la finalità di preservare una zona preziosa. Fu la terza riserva marina dopo Ustica e Miramare. Abbiamo realizzato progetti scientifici sulla fauna e la flora marina, sul corallo nero, e di divulgazione del patrimonio culturale e progetti per rendere visitabile l’area marina ai disabili”, così il sindaco Costanzucci di Cagnano Varano, che dopo due anni quasi è ancora alla guida dell’Ente Parco, tuttora senza presidente. Unico parlamentare presente l’onorevole pentastellato Giorgio Lovecchio, che si è speso molto su questo tema. Ma a tutt’oggi Pd e Lega, insieme ad Movimento 5 Stelle parzialmente diviso, remano ancora contro.

A tal proposito, la mattinata è cominciata con una protesta del sindaco Antonio Fentini, che ha ancora una volta sottolineato il senso di isolamento, rispetto ai sistemi di governo e finanziamenti centrali. Non è una novità la sua volontà di uscire dal Parco del Gargano.

Ma le Tremiti vanno avanti. Da maggio a settembre: incontri letterari, laboratori didattici, immersioni subacquee per non vedenti, workshop, serate di intrattenimento, Goletta Verde. La settimana avrà un programma ricco di eventi. Ed è atteso anche il Governatore Michele Emiliano per un tuffo sott’acqua, che “sfiderà i principi della fisica”, come si è detto oggi con facili ironie. Il presidente potrebbe arrivare oggi o nei prossimi giorni.

Il dirigente regionale alla Cultura e al Turismo Aldo Patruno ha tenuto un discorso dalle forti suggestioni.  “Può sembrare che la riserva marina sia qualcosa d’altro, ma dentro c’è un tema forte di valorizzazione, perché bisogna valorizzare il patrimonio e renderlo fruibile. L’Economia della cultura e del paesaggio non possono essere slegati dalle comunità a cui quel paesaggio appartiene: i turisti sono cittadini temporanei, e non meri turisti intesi come visitatori, se è vero che si viaggia per esperienza non c’è niente di meglio che far sentire il patrimonio parte di una comunità, solo così il turista diventerà cittadino temporaneo. Turismo sostenibile non è solo ambientale ma pensate a quanto sia efficace applicato alla cultura, non solo del riuso ma della qualificazione. Quanto del patrimonio naturale è non fruito e non conosciuto? Il nostro piano strategico si chiama Piil, insieme al turismo, la cultura è un modello alternativo di sviluppo economico. Un prodotto attraverso indicatori di benessere la Regione Puglia”.

 Al convegno di stamattina era presente anche Antonio Maturani, del Ministero dell’ambiente.

“A livello globale la problematica generale dell’impatto dell’uomo permane. L’agenda 2030 ci dice che abbiamo 17 obiettivi e 169 target. È essenziale preservare i mari, bisogna avere ecosistemi sani con un buono stato di conservazione. Noi con il 2020 abbiamo scadenze sul piano della biodiversità per la nuova strategia, indispensabile per invertire il trend. L’obiettivo è tentare di attuare il contenimento per evitare l’innalzamento della temperatura. I parchi nazionali hanno investito sulla carta del turismo sostenibile. Ad oggi sono state individuate insieme alle regioni italiane 2235 siti di importanza comunitaria”.

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