Parte dal simposio di Calenella la “Rete del Gargano” pensata da Nello Biscotti: si guarda al futuro

by Gennaro Tedesco

Un prato verde, un po’ di sedie sotto gli alberi, un sole piacevole, sotto ad un gazebo bianco si alternano i numerosi interventi programmati. Nello Biscotti, con gli occhiali da sole con una montatura di colore giallo, in fortuito abbinamento alla maglietta, riesce a stare poco fermo, saluta quelli che arrivano in ritardo, lamentandosi, e si alterna al microfono per introdurre tutti quelli che interverranno in questa giornata di discussione, di confronto.

Il Covid e il lockdown hanno paradossalmente avvicinato un gruppo di studiosi innamorati del Gargano. Garganici che vivono e lavorano in provincia di Foggia o che vivono altrove. Professori universitari, studiosi, appassionati,naturalisti,docenti, giornalisti. In una cinquantina, dei centotrenta individuati dall’archeobotanico Biscotti, hanno risposto all’appello. L’idea è semplice, sulla carta, “unirsi nel nome del territorio e contribuire alla crescita, allo sviluppo”.

Due incontri on-line e poi la decisione di un simposio in presenza per tentare di dare corpo all’idea. Come?

«Tracciare una mappa per il futuro, dare vita ad una “carta” di intenti condivisa. Una delle prime azioni sarà la pubblicazione degli atti dell’incontro», dice dal microfono in chiusura dei lavori Biscotti. Le conclusioni arrivano in tarda serata, l’incontro parte a metà mattinata. Le relazioni spaziano dalla geopoetica al pensiero di Michelangelo Manicone, a istantanee sulla storia del territorio: dallo stato di salute della scuola a quello dei boschi, non manca qualche riferimento alla politica, ma solo in qualche intervento e in modo marginale, forse necessario per rendere il tutto meno teorico,per ricordare la cruda realtà.

Visto dal prato verde del Camping Calenella di Luigi Damiani il Gargano può essere tanto altro, può costruire una narrazione diversa, può aumentare la sua bellezza, può essere più vivo. Appare sicuramente più ameno. Il primo passaggio necessario, forse la molla che ha fatto nascere il desiderio di incontrarsi, è quello di ragionare oltre i campanili in una logica di territorio. Le storie singole delle città escono dai confini e generano una prospettiva comune abbattendo le “piccole patrie”. Il primo step è quello di unire: quello di Calenella, a fine giornata, appare come un passaggio importante per centrare l’obiettivo. «È necessario concentrare tutte le voci- dice nelle conclusioni il professore Salvatore Ritrovato giunto da Urbino per partecipare all’evento- allargare ulteriormente l’iniziativa anche a quelli che non sono nati sul Gargano ma che hanno deciso di vivere qui. Abbiamo un luogo, un territorio: serve strutturare un punto di sintesi».

I partecipanti

Si riparte dalla storia, da come il territorio è stato descritto da Antonio Beltramelli dopo il suo viaggio fatto nel 1905, dall’immagine che scaturisce dai racconti di Francesco Rosso sul quotidiano La Stampa: “Il Gargano esprime in miniatura i più complessi contrasti”, scriveva. Ma si riparte anche dalla penna di Guido Piovene nel suo famoso reportage cominciato nel 1953 e finito nel 1956, Viaggio in Italia.lo amarono soprattutto gli stranieri- scrive Piovene. Promontorio montuoso, intorno al quale la letteratura è scarsa in paragone alle sue attrattive, e perciò conserva qualche segreto. Pensavo ad una montagna selvatica, scura, aspra, tendente all’orrido; mi sono ritrovato davanti ad una delle terre più greche d’Italia, nel senso del grazioso e del lieve”.

«Soltanto con un approccio integrato e multidisciplinare, facendo incontrare tutti i saperi si possono risolvere questioni che bloccano il territorio, sono tante le competenze che non vengono utilizzate, sono numerosi gli studi che trovano poco ascolto e non hanno la giusta considerazione. Si tratta di un tentativo di costruire una rete, di costruire una grande opportunità, innanzitutto di visione comune, ma anche della costruzione di una biblioteca di saperi a disposizione di tutti approfittando delle nuove tecnologie, incrociando studi e visioni, contaminandosi». Questo è il sogno di Nello Biscotti, un sogno condiviso dai partecipanti all’incontro di venerdì 18 giugno a Calenella, da qui si parte.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.