Turismo e innovazione tech, a Firenze la realtà aumentata che aiuta a viaggiare

by Valeria Nanni

E’ cambiato il nostro modo di viaggiare, di progettare l’uscita fuori dal contesto quotidiano, poiché si ragiona su di un contesto globale dove digitale e intelligenza artificiale sono componenti irrinunciabili. A Firenze, da 15 anni con “BTO – Be travel onlife”, si ragiona sull’impatto che l’innovazione tecnologica ha sul turista. Così quest’anno nei locali della Stazione Leopolda di Firenze la manifestazione più importante su turismo e innovazione tech ripensa alle destinazioni, a strategie digitali, alle potenzialità del turismo enogastronomico e alle strutture ricettive. Vediamo come adeguarsi o come, perché no, mettersi in gioco divertendosi.  

Ci si muove intorno ad un unico ampio e dibattuto tema, l’incontro tra umani e intelligenza artificiale. Noi umani rimarremo umani tenendoci cari i sentimenti incomprensibili per l’intelligenza artificiale che torna sempre a generare la macchina, pur di fronte alle malattie dell’uomo. Se l’uomo genera sentimenti ed empatia, l’intelligenza artificiale generativa offre a content creator e social madia manager opportunità inaspettate.

Opere d’arte sono create dall’intelligenza artificiale. Artivive, è l’app che usa la realtà aumentata per l’arte e rivoluziona il modo in cui guardare l’opera, scaricabile gratuitamente sullo smathphon. Se non c’è più bisogno di qrcode ma semplicemente dalla foto si risale alle informazioni aggiuntive, questo diventa un’opportunità per non solo per i musei e per galleristi ma anche per Hotel e ristoranti. All’artista che vuole esprimersi con questa nuova tecnologia viene suggerito solo di aprire la propria mente ai nuovi strumenti, trovare gli equilibri, i giusti colori e semplicemente divertirsi.

Immaginare la propria insegna come un logo che prende vita e diventa spettacolo per i passanti non è fantascienza. Basta assumere un artista che lavora con la realtà aumentata e intelligenza artificiale ed ecco trasformato il nome del negozio in intrattenimento che stupisce e attrae.

Sentire il profumo dei quadri e dei fiori che esso ritrae è esperienza olfattiva reale offerta dal Museo Il Prado di Madrid in delegazione a Firenze per “BTO– Be travel onlife”. I partecipanti hanno provato per la prima volta in Italia ad annusare le fragranze spigionate dai fiori del dipinto del fiammingo Jan Bruegel il Vecchio “Il senso dell’olfatto”, grazie all’intelligenza artificiale. Esperienza provata con successo l’anno scorso dal museo per i visitatori in Spagna.  

In tema di destinazioni culturali del futuro, tra creatività, innovazione, gamification, digitale e nuovi linguaggi, si pone l’esperienza del Museo Mann di Napoli, come primo museo archeologico ad aver ideato un videogioco con il progetto Live Culture di Coopculture. Il team multidisciplinare è ancor di più individuato come la chiave giusta dell’innovazione per un museo, sempre nei limiti tra apprendimento e divertimento fine a se stesso. Ma c’è ancora molto altro sull’argomento. Oggi un museo è luogo attivo e centro di produzione culturale, perché si immagina, si disegna, si progetta il futuro. Sia che si tratti di musei considerati grandi attrattori culturali, o se a maggior ragione si vuole promuovere il contenuto di un museo più piccolo, meglio farlo attraverso l’entusiasmo del gioco.

Se nei videogame didattici storie di invenzione si intrecciano con la parte documentaristica, si crea una vincente contaminazione di linguaggi. Con giochi digitali e fisici sparsi per la città può cambiare il modo di ammirane le bellezze storiche. Esempio riconosciuto nella città di Alghero con il progetto Play Algero. Qui e altrove le tecniche e tecnologie della gamification possono rivoluzionare la tradizionale visita ai siti culturali. I numeri di visitatori della Torre San Giovanni parlano chiaro, da 6mila a 7mila ingressi al mese, e gli utenti ci restano per 3 ore, felici di giocare con la storia. L’attuale piano terra della torre infatti ospita oggi l’esperienza di gioco “Digital Canvas”, sviluppata nell’ambito del progetto europeo MED GAIMS GAmifIcation for Memorable tourist experienceS.

La realtà aumentata aiuta a viaggiare nel tempo e anche Firenze ha presentato il suo game: Firenze Game Next. È un gioco d’ingegno per scoprire la città, la sua storia e i suoi segreti grazie ai suoi protagonisti, vivendo con loro incredibili avventure. Firenze game next, ha lo scopo di portare il turista fuori dal chilometro quadrato, per decongestionare il centro storico più popolare e per restituire un ritratto più vero della città.

Altra frontiera è rappresentata dalle opere site specific digitali. L’Arte digitale nasce negli anni ’60, e nel tempo si è evoluta fino a trasformare ogni aspettativa di utilizzo. Su Istagram sono stati notati artisti di grande valore chiamati ad esprimersi a livello collettivo più ampio, negli eventi live. Proiettano le loro creazioni digitali sul monumento d’arte. Lo scopo è la rivitalizzazione dei Beni Culturali. Tutto il materiale digitale è stato virtualizzato divenendo opera d’arte vendibile. Il progetto fu sperimentato a Milano sull’Arco della Pace, grazie al quale sono state vendute oltre 1000 opere e il ricavato è andato al restauro del monumento stesso. A questo scopo nasce “Monuverse” applicazione scaricabile da smartphone per scoprire e collezionare souvenir digitali coinvolgenti, che catturano l’essenza dei monumenti preferiti, punti di riferimento culturali e meraviglie artistiche creati da artisti di talento.

Dunque un artista che cambia, un turista che si muove diversamente, un fruitore che prenota in modo diretto e veloce, dietro a un’arte che muta, ricordando a tutti che la sua essenza è la trasformazione.

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