“Turisti nord europei e russi per l’Elda Hotel Foresta Umbra”. La sfida naturalistica di Marcello Salvatori

by Antonella Soccio

Ospitalità eco-friendly nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Itinerari tutto l’anno alla scoperta – anche a cavallo e in bicicletta – delle aree della riserva naturale della Foresta Umbra, delle faggete vetuste patrimonio Unesco, delle limitrofe aree boschive e costiere del promontorio. Senza contare il patrimonio culturale delle varie perle della costa. Dalla Vieste della Venere Sosandra e Monte Sant’Angelo con la Basilica di San Michele Arcangelo patrimonio UNESCO ai borghi storici di Peschici, Vico, Rodi e di tutto il Gargano interno.

Dopo l’inaugurazione, l’Elda Hotel e il ristorante Il Rifugio si preparano alla sfida del mercato, lanciando già la cena di San Silvestro, immersi nella Foresta Umbra.78 euro a persona bevande incluse, per una serata animata da musica dal vivo, così come è stata già l’apertura dello scorso primo dicembre ravvivata dalla musica identitaria dei Tarantula Garganica.

L’avventura del patron, l’ingegnere e imprenditore Marcello Salvatori, che è anche un cicloturista appassionato, è molto ardita, dal momento che il Gargano finora è meta turistica solo estiva. Il benchmark è da rintracciare in Trentino o in Slovenia, con i vari percorsi bike, con la differenza che l’Elda Hotel si caratterizza per uno stile molto moderno, dinamico ed energizzante, che valica l’idea classica del casale di montagna. Per questo risulta ideale per una clientela specialistica, in visita anche per motivi di studio.

Noi di bonculture abbiamo fatto qualche domanda al titolare per meglio comprendere la sua scelta.

Ingegner Salvatori, è passato dall’energia, con la lunga esperienza nell’eolico e nelle energie rinnovabili alla natura, prima con la produzione di vino da vitigni autoctoni, Elda Cantine a Troia, e ora con l’accoglienza in zona protetta. Come matura questo cambiamento così profondo?

Sono sempre stato attratto da tante cose apparentemente diverse. Per questo nella mia vita ho cambiato diversi lavori, non tutti noti ai più.  Esiste tuttavia un trait d’union che è la mia sensibilità per l’ambiente, per il territorio, per lo sviluppo in attenzione alla qualità.  I miei percorsi in questo senso sono coerenti.

La domenica al Rifugio era un tipo di turismo di prossimità molto presente negli anni Ottanta. Ora un po’ ovunque, al Sud almeno (Bocca della Selva, Occhito, Monticchio, Biccari), ma anche al Centro Nord pensiamo al Lago Trasimeno, questa tipologia di “giornata” nasconde in sé un qualcosa di decadente. Comunica un “mondo altro”, ormai lontano. Come farete a sovvertire questo mood? Punterete sulla cucina?

Elda Hotel Foresta Umbra ed il ristorante Rifugio rispondono sia alla “prossimità ” che alla “distanza”. Il target del ristorante è prevalentemente quello dei vicini. Il target dell’albergo sono i lontani, in particolare, in prospettiva, i turisti che provengono dall’Europa del Nord e dalla Russia. Abbiamo respirato l’affetto che tutti gli abitanti del Gargano hanno conservato rispetto a questo magnifico sito in questi anni di abbandono e che ora ci ha accolto a braccia aperte. Non temiamo decadenze, riteniamo che la nostra proposta di turismo esperienziale sia molto moderna e valida. L’albergo al centro del Gargano e della Foresta è un luogo simbolico e concreto per conoscere le diverse ramificazioni di un territorio splendido.

Le faggete, patrimonio UNESCO. Sono un punto di forza ma anche la vera insidia di una attività come l’Elda Hotel. Si suppone che il paesaggio resti selvaggio. Come terrete insieme le due necessità?

La nostra è stata una ristrutturazione nel totale rispetto del preesistente e della natura circostante. Saremmo dei pazzi a rovinare ciò che fa di questo posto la sua unicità. Veniteci a trovare e cercheremo insieme i migliori equilibri uomo-natura!

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