Bif&St, il festival dei teatri, Bari è cinematografica coi suoi quattro spazi culturali

by Ines Pierucci

2mila film, 80 lezioni di cinema, 7 delle quali previste in questa edizione 2019 del Bari International Film Festival che prevede 303 eventi e 200 proiezioni. Questi i numeri di dieci anni di Bif&St, “il festival dei teatri” come lo ha chiamato il suo Direttore artistico Felice Laudadio.

Bari è l’unica città con quattro spazi culturali di prestigio restituiti e tra questi, insieme al Petruzzelli e al teatro Margherita, appena ristrutturato, aspettiamo la riapertura del Piccinni e dell’altro meraviglioso teatro sul mare, il Kursaal Santa Lucia.

L’Apertura del festival è interamente dedicata a Ennio Morricone, il pilastro della cinematografia internazionale che da sempre ci fa sognare con le colonne sonore più importanti della storia del cinema. Il grande musicista si è stupito di aver ricevuto un altro premio nella sua carriera lunga 524 film, ha ricevuto le più grandi onorificenze culturali nel mondo e ha dichiarato di fare soltanto il suo mestiere, di saper fare solo musica. L’umiltà e l’umanità del grande artista sono evidenti sin dalla commozione per il caloroso abbraccio ricevuto dal pubblico del Politeama e per le parole del Sindaco Antonio Decaro che, alla presenza del Presidente della Regione Michele Emiliano e della Presidente dell’Apulia Film Commission Simonetta Dello Monaco, ha accolto il maestro donandogli le chiavi della città.
Sullo stesso palco e soltanto per iniziare, insieme a Morricone, hanno salutato il primo giorno del Bif&St altri tre premi Oscar: Nicola Piovani, Gianni Quaranta e Giuseppe Tornatore.
Per il film Dogman è stato premiato il regista Matteo Garrone che ha ricordato le sue origini baresi dopo aver dichiarato, speriamo ironicamente, “il suicidio” per la scelta di girare in Puglia Pinocchio, con Roberto Benigni.
La lunga e indimenticabile giornata di apertura si è conclusa con un omaggio ad un’altro grande regista Leone Roberto Roberti (padre di Sergio Leone) con la proiezione del film muto in bianco e nero “Napoli che canta” (1929), musicato dal vivo con la voce di Lina Sastri.

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