Consorzio Asi di Foggia, Amazon si affaccia e va via

by Antonella Soccio

Amazon, il colosso della logistica, prima di dirottare per la Campania a Nola, stava per scegliere la Puglia, per il suo hub nel Mezzogiorno. Affacciatosi al Consorzio Asi di Foggia in zona Incoronata, riferiscono gli stakeholders dauni, i “lacci e i lacciuoli” e le incertezze nei tempi di reazione e risposta della governance dell’ente hanno indotto la multinazionale digitale di Jeff Bezos a desistere. Del resto esiste un Consorzio più immobile di quello foggiano, oggi commissariato e bloccato da circa due anni dal casus belli della inconferibilità del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, trascinato dagli avversari politici dinanzi all’Anac e alla giustizia amministrativa?

Se per il mancato approdo dei pacchi e dei riders nel Tavoliere si possono solo fare spallucce, non si può star altrettanto sereni per i circa 100 milioni di investimenti, tra piattaforma logistica e altri interventi, che potrebbero partire e che restano paralizzati da attività istruttorie rimaste inevase negli ultimi due anni.

Oggi anche le grandi imprese presenti nell’area industriale di Foggia, CNH Industrial, Alenia, Barilla, arrancano e in alcuni casi, come l’ex gruppo Fiat, si sono annunciate dismissioni. Per Leonardo è dovuta intervenire la mano pubblica del Contratto Istituzionale di Sviluppo del premier Conte e di Invitalia.

Le eccellenze del territorio- Lotras e Bonassisa Lab e altre realtà imprenditoriali che insistono in zona Asi- sono schiacciate dalla lentezza della burocrazia del Consorzio e hanno dovuto guardare altrove per crescere. Lotras, a cui oggi viene impedito di gestire i fondi del Masterplan per il Sud per la piattaforma logistica dalla Regione Puglia, con i suoi investimenti a Villa Selva ha fatto scuola.

L’idea dei poli di sviluppo, che si concretizzò con la nascita dei Consorzi per le aree di sviluppo industriale negli anni Sessanta, si basava su tre capisaldi. Il primo era ottenere con l’insediamento di industrie motrici un punto di irradiazione, una spinta propulsiva e diffusiva nel territorio, capace di moltiplicare gli insediamenti, creare integrazione orizzontale e favorire l’indotto.

Il secondo riguardava la concentrazione su pochi poli regionali di aree già in possesso dei prerequisiti essenziali, nelle quali l’intervento pubblico potesse innestare un ulteriore processo di industrializzazione.

Infine il terzo punto era quello di offrire preventivamente aree attrezzate con infrastrutture e servizi per attrarre le imprese, agevolandone le economie esterne.

Oggi, come emerge dall’ultimo Rapporto Svimez e dai quaderni ad esso riferiti, il Mezzogiorno risente ancora dell’esperienza di industrializzazione degli anni del miracolo economico (1950-1970), fondata su grandi stabilimenti di gruppi esterni, troppo integrati verticalmente al loro interno e tra di loro isolati. Si tratta di insediamenti produttivi, con limitate opportunità di impiego di laureati e senza un significativo indotto di sub-forniture e di servizi avanzati in campi quali la progettazione, la comunicazione e il marketing, la formazione e la R&S.

È questa la crisi del Consorzio Asi di Incoronata, che deve recuperare anche un discorso unitario con le Zone Economiche Speciali, per condividere un disegno con la Zes barlettana e quelle campane e molisane.

Il Mezzogiorno risente di uno sviluppo top down, ancorato alla grande industria ad alta intensità di capitale, senza aver mai conosciuto il terzo capitalismo del Nord Est.

I limiti dello sviluppo e la crisi energetica rilanciata dall’incidente di Manfredonia, la cui bonifica resta ancora tutta da sciogliere, hanno fatto il resto. I Consorzi Asi nati con la finalità di favorire l’insediamento della piccola e media impresa si tramutano sempre più spesso, e Foggia ne è un esempio con la bonifica dell’ex Sfir, in parchi commerciali.

Un nuovo CdA

Che ne sarà del Consorzio Asi di Incoronata? Dopo il bilancio, che sarà approvato entro settembre, il commissario Santi Giuffrè, nominato dalla Regione il 15 maggio scorso- ha dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno– fisserà la data per la riunione dell’assemblea dei soci. Si passerà dalla fase patologica del commissariamento ad una nuova fase in cui i consorziati dovrebbero trovare l’accordo per eleggere un presidente con pieni poteri. Il sindacalista Cisl Sergio Colecchia, l’imprenditore e consigliere camerale Raffaele De Nittis o un tecnico. Chissà.

Secondo alcune indiscrezioni, al passaggio di consegne tra Riccardi e il suo successore potrebbero essere rappresentate diverse attività istruttorie rimaste inevase in una struttura, che lo stesso commissario, ha ritenuto fortemente deficitaria. Sono solo 11 i dipendenti. Non sono stati formalizzati in questi anni gli incarichi ai professionisti esterni, è mancata del tutto la informatizzazione e la digitalizzazione dell’Ente, del protocollo degli atti e della documentazione esistente in formato cartaceo. Andare sul sito per credere.

Sarebbero carenti anche le rendicontazioni dei progetti delle opere pubbliche cofinanziate dalla Regione, molte delle quali senza collaudo. Una tra tutte l’ampio parcheggio in prossimità della stazione ferroviaria Incoronata.

In questi anni il Consorzio, per mancanze del direttore generale e dirigente apicale dell’Ente, non ha attivato le procedure di recupero delle somme maturate e non corrisposte da parte delle aziende insediate nei vari agglomerati per i servizi di fornitura di acqua e depurazione. Non si sono regolarizzate le posizioni delle aziende occupanti anche senza titolo le aree dell’agglomerato, con mancato riconoscimento e incasso delle somme a titolo di oneri convenzionali. Alcune imprese non hanno osservato il regolamento consortile.

C’è chi imputa alla tecnostruttura dell’Ente non solo inadeguatezza ed inconsistenza della funzione, ma un irreversibile deterioramento della possibilità di porre in essere di gestione.

Insomma un Ente in cui le problematiche sono rimaste insolute e addirittura non sono mai state prese in carico.

Che Amazon vada via, in una zona Asi siffatta, è davvero il minimo.  

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