“È tempo di recuperare i particolari per un nuovo racconto su Foggia. Anche col filtro sogno”. La città bella e segreta degli scatti urbani di Moreno De Lauri

by Antonella Soccio

C’è una Foggia segreta, intimamente diversa dal racconto criminale necessario e nazionale della Quarta Mafia delle estorsioni, dell’usura, delle bombe, dei traffici di droga e delle infiltrazioni nell’economia reale, che, con la “tassa di sovranità”, strozzano le poche chance di riscatto di un Sud deprivato e disilluso, ultimo nelle classifiche per qualità della vita. C’è una Foggia altera, assai lontana dalle cronache trash della politica, fatta di familismi, asfalto, monnezza, calcestruzzo e muratori massoni.

Si intravede nei momenti di passaggio. All’alba, dopo un temporale, nella fretta di un passo diagonale, in uno sguardo obliquo su tetti e architravi.

Dentro questi momenti si incunea la macchina fotografica di Moreno De Lauri, che da mesi sui suoi profili social regala immagini sorprendenti sulla città e sul suo centro storico così poco noto e bistrattato oltre che abbandonato, capaci di collezionare migliaia di like e di interessare pagine super seguite come Grazia, weareinpuglia, Puglia.com, nononveniteinpuglia e Repubblica.

Noi di bonculture lo abbiamo intervistato.

Moreno, si attendeva un tale successo social delle sue foto su Foggia?

No, non mi aspettavo questo successo, la soddisfazione più bella è stata finire sulle pagine di Repubblica. È iniziato un po’ per caso, su instagram c’è un “mondo” legato alla fotografia urbana, da appassionato di fotografia ho deciso di fare qualche scatto. Ho subito ricevuto centinaia di messaggi di foggiani, anche espatriati, che mi hanno ringraziato per lo sguardo che ho dato alla città, chiedendomi di continuare. A quel punto ho capito che il nostro territorio ha bisogno di questo, di crederci. Lo dobbiamo a noi e soprattutto ai nostri figli, è giusto che siano orgogliosi della propria città, solo così possiamo crescere. Ultimamente vedo che moltissimi fotografi foggiani stanno pubblicando foto di del nostro territorio, e mi fa piacere, è un piccolo grande contributo.

Moreno De Lauri

Come nasce questa passione? Lei è un artista? Un grafico?

Da sempre ho avuto la passione per la fotografia e l’arte, ho frequentato il Liceo Artistico di Foggia e l’Accademia di belle Arti di Roma, indirizzo comunicazione e pubblicità. Oggi mi occupo appunto di comunicazione e di grafica.

La prima cosa che viene da pensare vedendo i suoi scatti è: ma non è Foggia, non sembra Foggia! Poi ci si concentra e si riconoscono fregi, palazzi, scorci. E ci si sorprende perché è come se non l’avessimo mai visti. Perché siamo così tanto disabituati a vedere la bellezza della città? Perché ignoriamo il buono che c’è? Che idea si è fatto?

Come dicevo prima, credo che negli anni l’orgoglio cittadino sia pian piano sparito in molte persone, vessate da cattive amministrazioni, criminalità e la crisi economica e sociale che ha investito tutto il sud Italia. Quando si innesta un pregiudizio è difficile sradicarlo, ma non impossibile. Il mio reportage vuole proprio far guardare le cose sotto una prospettiva diversa, quella giusta. Foggia è una città che merita di più, che ha dato tanto storicamente, un tempo fiore all’occhiello nazionale, e che poi ha iniziato lentamente a eclissarsi. Ultimamente però sento molto “fermento”, sembra che qualcosa stia cambiando, che i foggiani vogliono un riscatto, l’intera Capitanata lo vuole.

Molti hanno associato i suoi scatti anche ad un possibile riscatto dal racconto mafioso, dalla città degradata di questi primi giorni dell’anno funestati dagli spari a salve di Capodanno.

Qual è il ruolo che può avere l’arte?

Penso sia fondamentale. Non solo l’arte in sé, ma la bellezza, la cultura e la positività. Sono dell’idea che la negatività non porti mai nulla di buono. Qualcuno diceva “la bellezza salverà il mondo”, probabilmente aveva ragione. Se il cittadino ama la propria città la protegge, investe, e soprattutto resta, creando lavoro. Servono politiche sociali, insieme al lavoro che le forze dell’ordine e la DIA stanno facendo in tutta la provincia.

Alcuni suoi detrattori criticano i troppi filtri che ci sono in alcune sue foto. Ci spiega perché sono necessari? Serve forse un filtro di sogno per recuperare l’autostima? Quanta fiducia ha sul recupero del centro storico? È forse il tempo per la città di recuperare i particolari belli per un nuovo racconto?

Le mie sono foto artistiche, scattare al momento giusto fa la differenza. Se vedo un cielo rosa, scendo di casa e scatto, se ho intenzione di scattare all’alba mi sveglio presto, e se voglio creare dei particolari effetti con la pioggia esco munito di ombrello, se c’è da aspettare il momento giusto attendo. Il resto lo fa il punto di osservazione, riuscire a carpire lo scorcio giusto. Come accennavo esiste un “mondo” su instagram riguardo la fotografia delle città, e se date un’occhiata a pagine come “YallersItalia”, “Itait”, “igersItalia” ecc ecc noterete che quasi tutti gli scatti hanno il “filtro sogno”. A volte posso esaltare luci o i colori, altre no, ma fa parte della fotografia, accadeva anche in camera oscura. Spero molto in una riqualifica della parte più antica di Foggia, dove vivo. Il turismo può essere la chiave, come è stato per Bari. In uno dei post della pagina “morenoesanta”, che gestisco con mia moglie, parliamo proprio di questo: “La zona più antica di Foggia ha molte potenzialità, non meno della più conosciuta e valorizzata Bari vecchia. Partendo da Via Arpi ci piacerebbe un progetto di riqualifica, rendendo in primis la via pedonale, valorizzando i beni culturali presenti e incentivando il turismo con street food legato alla cultura popolare, visite alle moltissime chiese, ai suoi vicoli, i caratteristici ipogei sotterranei e magari sovvenzionando i commercianti per l’apertura di locali e botteghe.” Quindi si, è tempo di recuperare i particolari per un nuovo racconto, e se serve un filtro sogno per aiutare l’autostima, in questo particolare momento io dico “ben venga”.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.