Saranno le reminiscenze normanno sveve, gli antichi respiri medievali che ancora si aggirano per il borgo o l’aroma degli ulivi in fiore. Sarà un processo unico nel suo genere che mette insieme tutte e tre le cose in una sintesi irripetibile.
Il dato di fatto, al di là di ogni onirica speculazione, è che non si può negare quanto Sannicandro di Bari sia attualmente una delle fucine di talenti e idee più grandi e promettenti degli ultimi anni.
La città è un mosaico vetrato coloratissimo attraversato da continui luccichii che, fattisi strada per anni fra l’associazionismo culturale e l’aggregarsi spontaneo di giovani compagnie, oggi riescono a illuminare (ed alimentare) quella che in gergo può essere definita un vera e propria scena culturale che riflette una poetica personale, uno stile peculiare e un approccio all’arte che sembra declinarsi contemporaneamente nel cinema, nell’arte e nella musica locale e internazionale.
Il fermento giovanile, scorrendo, oggi confluisce nella sua arteria principale, Il Mundi Festival, festival di musica e innovazione che da circa tre anni si afferma come il contenitore creativo che ha raccolto le declinazioni della scena Sannicandrese, portando nel paese artisti del calibro del cantautore siciliano Colapesce, del dj-producer Don Carlos e dei pugliesi Jolly Mare, Violent Scenes e Vodka the Duck.
Oggi l’esperienza del Mundi, che la giovane generazione alla sua guida ama definire sonica, si implementa ulteriormente prolungandosi in Extra Muros, un programma di residenza artistica, coprodotto coi ragazzi di FLEE, importante realtà svizzera che comprende al suo interno uno studio di progettazione artistica, un’etichetta discografica ed un editore di base.
Dallo scorso 7 Ottobre la residenza sta colorando le sale del suggestivo Castello Normanno Svevo di Sannicandro e, fino al 18 Ottobre vedrà la partecipazione di 5 musicisti e produttori musicali, di cui 2 pugliesi e 3 internazionali, inquilini estremamente speciali che regaleranno ai visitatori un’esperienza che, oltre ai due public talks, ad una masterclass ed ad un concerto finale, porterà alla creazione di un documentario e un LP inedito.
Come per l’edizione 2019 di Extra Muros, che ha avuto luogo a Nairobi, in Kenya, gli artisti lavoreranno infatti alla creazione di una compilation di 6 brani originali che verranno realizzati in uno studio di registrazione allestito all’interno dell’edificio medievale, sotto la guida del Sound Artist Pier Alfeo.
Questo incontro unico tra Storia, Tecnologia e suono vanta protagonisti di tutto rispetto come Eva Geist, artista di punta della Macadam Mambo e Dj resident al Sameheads, Dona aka Dj Plant pronto a spargere la sua aura di ricerca sonora e sperimentazione elettronica nel castello, Benoit B e le sue sonorità capaci di muoversi fra gli angusti passaggi che collegano il breakbeat e l’ambient, Jolly Mare e la sua elettronica sommersa che strizza l’occhio al jazz e all’ afrofuturismo e la cantautrice Dena, che ha fatto del dia-pop e dell’ R&B un signature sound riconosciuto in tutta Europa.
Il castello Normanno Svevo si anima, sotto i nostri occhi, di un esperimento inedito per il territorio: coniugare la tradizione di un antico passato rappresentata dalla fortezza, simbolo della nostra terra ed eterno punto di riferimento per la cittadinanza, con quelle ultime frontiere musicali in cui l’acidità del sintetizzatori, la drammaticità delle bassline e il dinamismo delle drum machine sembra sempre più raccontare, in qualche modo, la nostra storia presente.
Ecco che l’obiettivo di instaurare una relazione reale tra gli artisti ed il territorio che li ospita si estende a macchia d’olio dalla residenza del castello al territorio circostante, fino a tramutarsi in uno storytelling del territorio pugliese, una narrazione unica nel suo genere che, dalla storia millenaria della nostra regione traccia un ponte ibrido tra antichità e sonorità d’avanguardia.
