“Faville, il festival delle giovani menti” e il nuovo corso della biblioteca di Putignano. L’intervista a Rossana Delfine

by Francesca Limongelli

Guardando all’Europa, ma anche al Nord Italia, in Puglia lentamente sta prendendo piede quella civilissima prassi di far viere le biblioteche il più possibile, non circoscrivendole al solo ruolo di spazi per la lettura o il prestito, ma trasformandole in veri e propri contenitori culturali vivi e attivi. Come ha iniziato a fare qualche anno fa a Bari la Mediateca Regionale e come entro poco accadrà con la biblioteca che nascerà negli spazi della Caserma Rossani sempre nel capoluogo, in diverse città della regione, le biblioteche stanno trovando nuova vita grazie allo slancio tanto delle amministrazioni locali quanto di cittadini e associazioni.

Su questa scia accade così che da oggi, 11 ottobre, fino a domenica 13, la biblioteca comunale di Putignano  sarà location per Faville – Festival di letteratura per giovani menti – Libro volante, curato dal Comune con il coordinamento artistico di Angela Genco e con le librerie Lik e Lak e Simone. Con ospiti nazionali del calibro di Susanna Mattiangeli, finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2018 e vincitrice del Premio Andersen 2018 come Miglior Scrittrice o Maicol e Mirco, firma di culto in rete, celebre per gli Scarabocchi pubblicati su Smemoranda, Faville punta a stimolare il senso critico delle giovani generazioni, proponendo “letture del sentire” e non tanto dell’imparare.

“In un contesto sempre più permeato e mediato dalla tecnologia, avvicinare i ragazzi alla lettura, alla scoperta del piacere che può offrire la lettura o avere un libro fra le mani e sfogliarlo, rappresenta  uno dei compiti che noi adulti oggi dobbiamo perseguire con energia” spiega  Rossana Delfine, assessore alla cultura del Comune di Putignano, che ci racconta origini e senso di Faville nella sua città.

Assessore Delfine come è nato il festival e come è nato il suo nome?

Siamo partiti dal desiderio di riavvicinare i più giovani al piacere di aver un libro tra le mani piuttosto che uno smartphone o un tablet: ci siamo mossi quindi da questo e da un festival della lettura per bambini che a Putignano veniva già organizzato da quattro anni. Il titolo della manifestazione dà l’idea, infatti, di installare una luce nuova che si accende piano piano in qualcuno, una luce da alimentare. In più abbiamo giocato sul termine fav-ville, pensando a una “città delle favole”, luogo di immaginazione e creazione.

 Come ha reagito e come reagisce la città e in generale il territorio all’evento?

A Putignano c’è fermento. C’è tanta voglia di fare, di partecipare, di vivere e far vivere il paese. La cultura è un mezzo per far ciò e Faville, accolto con curiosità ed entusiasmo dalla comunità, ne è un esempio. Tanto più perché al piacere della lettura e al coinvolgimento dei piccoli cittadini coniuga quello di vivere i luoghi della città. Il Festival, infatti, si svolgerà nella Biblioteca Comunale, uno dei tesori di Putignano che, chiuso per interventi di manutenzione per oltre due anni, da pochi giorni è finalmente tornato ad essere attraversato da parole, sussurri, pensieri.

Il festival è fortemente voluto e sostenuto dal Comune, ma c’è una partecipazione di privati?

L’Amministrazione Comunale ha iniziato le attività di questo mandato proprio prendendosi cura, assieme alle associazioni, di tre biblio-totem presenti in città mettendo quindi al centro della vita quotidiana la lettura. Col Festival continuiamo questo investimento perché crediamo la lettura sia un utile strumento che può aiutare i giovanissimi nella comprensione del mondo, nella loro crescita e nella socializzazione. Inoltre, dal programma emerge la sinergia cercata con associazioni, cittadini e librerie.

 La letteratura per ragazzi è notevolmente cresciuta in questi anni e sembra esserci un interesse crescente per il settore (si pensi alle tante librerie che si sono aperte in tutta la regione nell’ultimo decennio), ma dall’altro lato le statistiche ci parlano di un Paese che legge poco: quale può essere il ruolo delle Istituzioni rispetto a questa problematica?

Le istituzioni hanno certamente un ruolo importante nel sensibilizzare ed educare le giovani generazioni alla lettura. Un lavoro che va fatto in sinergia con gli istituti scolastici, i docenti (la direttrice artistica, Angela Genco, che ci affianca è una insegnante che da sempre lavora sul tema), coinvolgendo le famiglie, le librerie (Lik e Lak e Libreria Simone) e le associazioni. Faville vuole essere questo. Perché cominci a muoversi qualcosa è necessario uno sforzo congiunto.

Ci sono tanti ospiti importanti quest’anno: avranno modo di visitare anche un po’ la regione? Sono previste delle “uscite” per loro?

In realtà i nostri ospiti si trattengono molto poco ma sicuramente avremo modo di far apprezzare loro il nostro centro storico con le viuzze strette e le casa bianche, il nostro museo civico e la grotta del trullo. Faremo in modo che abbiano voglia di tornare e apprezzare molto altro della nostra Puglia.

L’ingresso al festival è gratuito, ma è necessaria la prenotazione per alcuni dei laboratori e delle attività in programma: tutte le informazioni sul sito www.comuneputignano.it o allo 0804911626

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