“Il sipario sulla nostra città non calerà mai. Ripartiremo dalle realtà locali”. Il tempo reinventato di Anna Paola Giuliani

by Antonella Soccio

“Nella chiesa di Sant’Antonio, un giorno di non so quale solennità, un vecchio più che ottuagenario, dopo aver pregato alquanto inginocchioni, volle mettersi a sedere; e prima, con la cappa, spolverò la panca. “Quel vecchio unge le panche!” gridarono a una voce alcune donne che vider l’atto. La gente che si trovava in chiesa (in chiesa!), fu addosso al vecchio; lo prendon per i capelli, bianchi com’erano; lo carican di pugni e di calci; parte lo tirano, parte lo spingon fuori; se non lo finirono, fu per istrascinarlo, così semivivo, alla prigione, ai giudici, alle torture”.

I promessi sposi, capitolo 32- Alessandro Manzoni

“Mi sto inventando un tempo diverso, provi ad utilizzare il tempo senza sprecarlo, non puoi e non devi sprecarlo. Mi vien da sorridere, da tanto avevo il desiderio di poter rileggere un classico dei classici, uno dei miei libri preferiti di sempre, I promessi sposi, sono da sempre molto innamorata del romanzo di Alessandro Manzoni, è sempre stato in cima alla mia play list. E in questi giorni l’ho riletto. Rileggerò anche il Piacere di Gabriele D’Annunzio”.

Anna Paola Giuliani, assessora alla Cultura del Comune di Foggia, dopo i giorni dello sconforto quando il mondo culturale per primo si spense per il Covid-19, è già al lavoro, da casa, collegata con lo staff dell’assessorato, ad immaginare il tempo nuovo della ripresa, del dopo pandemia.

“Mai come quest’anno, è un dolore non poter organizzare ciò che ci eravamo ripromessi di portare a Foggia- rimarca a bonculture- Per il 15 agosto avevamo già chiuso l’accordo a dicembre scorso con una grandissima interprete italiana. Stavamo lavorando tantissimo anche al 22 luglio, al concerto della pace per la ricorrenza dei bombardamenti, stavamo lavorando a delle ipotesi di concerto straordinario. Ma questo è il momento dell’attesa e del rispetto delle regole. Il Teatro Giordano in streaming sta piacendo a molti, sarà trasmessa anche l’Andrea Chenier e ci è venuta un’altra idea, che stiamo approntando per dare la possibilità ai musicisti di fruire del teatro, in modo virtuale. Stiamo lavorando ad un’altra sorpresa per far sì che il teatro continui a vivere”.

Tutta la struttura assessorile spera di poter recuperare la straordinaria data di Pat Metheny, che doveva essere a Foggia il 10 maggio. “C’è molta tristezza per il concerto di Pat Metheny del 10 maggio, sarà molto difficile riuscire ad averlo, tengo le dita incrociate voglio essere ottimista, ma so che forse sarà impossibile, ma ciò non mi impedisce di sperare. È slittato Libando, a cui tenevo tantissimo anche il tema dei Cammini era molto attuale, ci aspetta un cammino un po’ tortuoso per Libando quest’anno. Dobbiamo riprogrammare, passato il momento di grande scoramento, speriamo di poter tornare all’estate, di aprirci alla città che è provata. Ma davanti alle indicazioni sanitarie, tutto passa in secondo piano”.

Com’è questo tempo per lei assessora così incline al contatto umano, agli abbracci, all’empatia? “Sto recuperando alcune cose che mi erano sfuggite. Oggi ho messo mano alle vecchie foto, ho sfogliato l’album di mia figlia adolescente, Maria Sole, appena nata. Renato, mio figlio, mi ha commosso. Al telefono con un suo amico ha detto: pagherei per poter tornare a scuola. Una cosa che detta di un bambino di 10 anni e mezzo, ci dà il segno del peso che i bambini cominciano ad avvertire, dopo i primi giorni in cui avevano preso tutto come una festa. Ci stiamo ritagliando degli spazi, ci sono dei nuovi appuntamenti come quello delle 20 con Netflix, mio figlio mi ha fatto appassionare ad una serie, Maria Stuarda, viaggiamo nella storia io e lui. Questo non è un tempo sprecato. Certo, c’è tanta malinconia, mi mancano molto i miei collaboratori in assessorato, la mia routine, il caffè delle 9 con loro, il fatto di arrivare e di trovare sorrisi bellissimi. Loro sono una seconda mia famiglia, mi mancano le amiche. Facciamo tante video chiamate io e Giulia Panettieri, Maria Gabriella, Patti, Antonella”.

Le tante associazioni, musicisti, compagnie teatrali sono in contatto con l’assessora. “Sono carinissimi, continuano a scrivermi, mi ha chiamato Enrico Sannoner per salutarmi, mi sono scritta con Gianna Fratta, quando riesco seguo le sue dirette bellissime. C’è meno tempo adesso: c’è da stirare, fare i dolci della merenda, la pizza del sabato sera. Pur nella immensa difficoltà stiamo vivendo un’opportunità importante. Non mi sono fermata così neanche nel momento più doloroso della mia vita (quando è morto l’amato padre, Giuliano Giuliani, ex sindaco di San Severo ndr). È come se la mia vita abbia avuto una occasione di riscatto, che non mi ero data. Come tutti non vedo l’ora di riuscire e riabbracciare gli amici, la gente che segue tutta l’attività dell’ufficio cultura. Mi emoziono se penso a loro, sono convinta che dopo sarà ancora più bello organizzare. Ho firmato convintamente la petizione degli assessori alla cultura italiani: il sipario sulla nostra città non calerà mai, ma devono rialzarsi tutti, dobbiamo mettere in campo uno sforzo collettivo per le realtà locali. Nel mondo nuovo, ripartirò dalle mie realtà foggiane, che considero non solo parte del cuore, ma la parte più bella della città. Servirà un aiuto concreto”.

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