Il TPP illustra il bando sperimentale agli operatori dello spettacolo per portare il teatro in periferia

by Daniela Tonti

Un bando sperimentale, la cui unicità è rappresentata dalla circoscrizione del  raggio di azione alle periferie pugliesi con una dotazione di circa 500mila euro per finanziare attività teatrali e eventi culturali nei comuni fino a 30mila abitanti e nelle periferie dei grandi centri urbani. L’obiettivo è avvicinare le persone che vivono in zone marginali o disagiate al teatro. Non solo spettacolo dal vivo ma anche laboratori e eventi culturali. È il bando periferie al centro di Teatro Pubblico Pugliese presentato nella Biblioteca Provinciale Magna Capitana di Foggia.

Il bando è un’azione complementare alle politiche regionali a sostegno della cultura e delle creatività, PIIL Cultura, ed è frutto di una sollecitazione partita proprio da Foggia, dal presidente del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Peppino D’Urso.

L’ambizione è che l’esperimento diventi permanente con un incremento della dotazione organica soddisfacente a rispondere alle istanze di tutta la regione. Il futuro del bando dipende sostanzialmente dagli esiti di questa prima prova e dalla qualità più che dalla quantità dei progetti che saranno presentati.

“E’ un bando sperimentale – ha spiegato il direttore Sante Levante – e come tale non è perfetto, abbiamo provato a tradurre dei desiderata della politica e del presidente D’Urso che sin dal suo insediamento ha dato delle direttrici che hanno trovato sponda nell’assessora Capone che noi abbiamo tradotto in un lessico amministrativo. Evidenzio il carattere sperimentale. È un banco di prova, se ci daranno seguito, lo rivedremo in alcuni passaggi. Non è risolutivo dei problemi, sociali economici e culturali delle città e quindi non ci aspettiamo che con questo bando abbiamo risolto tutto. È un’azione strategica complementare che affianca le normali azioni di sostegno che l’assessorato mette in campo.”

I passaggi perfettibili riguardano anche le obiezioni sollevate da alcuni operatori che sul concetto di periferia sociale che sottende il bando hanno espresso qualche perplessità. In città come Taranto, Foggia ma anche Bari ci sono interi quartieri centrali a ridosso dei centri storici e oggettivamente degradati, dunque la delimitazione nelle zone solo geograficamente periferiche è un elemento limitante.

“Sicuramente si potrà fare meglio – ha risposto Levante  – abbiamo fatto delle scelte in base alla dotazione finanziaria a disposizione e certamente questo è un gap che si potrà colmare.”

Nel corso del suo intervento il direttore ha messo in evidenza più volte come sia fondamentale la pertinenza e la lettura del territorio nei progetti da presentare.

“Progetti artistici eccellenti ma avulsi dal contesto rischiano di essere fuori traccia. La lettura del territorio è importante, i progetti devono partire da un’esigenza verificata e non perché so che in generale in quella zona c’è disagio sociale. Quindi date evidenza del percorso partecipativo e di quali mezzi avete utilizzato per sentire il territorio”.

Fondamentale anche il dialogo con le amministrazioni comunali, che non sono chiamate necessariamente a partecipare con soldi di bilancio ma nella costruzione di progetti partecipativa inclusivi.

All’incontro ha preso parte anche l’assessore regionale Raffaele Piemontese che ha aperto il suo intervento con un passaggio sulla biblioteca, location dell’incontro e oggetto di un nuovo corso di valorizzazione e interventi strutturali sotto la gestione regionale.

“La finalità del bando – ha spiegato l’assessore – è di fare in modo che chi vive nelle periferie geografiche e sociali, nei comuni distanti dai capoluoghi o nei quartieri difficili, possa entrare in contatto con l’offerta culturale teatrale. Ed è un bando che interviene sugli operatori perché per esempio in un comune piccolo, che dista un’ora e mezza da Foggia, fare arrivare un laboratorio per poche persone è impensabile senza un sostegno. Questa è la finalità di una strategia politica che favorisce l’accesso alla fruizione culturale.  Non escludo anzi sono quasi certo che implementeremo la dotazione finanziaria su questo bando ed è evidente che dipenderà dall’esito dalla partecipazione e dalla qualità dei progetti.”

Sulla qualità dei progetti è tornato anche il Presidente di Teatro Pubblico Pugliese, Peppino d’Urso.

Il bando Periferie al Centro è uno degli interventi a chi la Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese tengono particolarmente, perché attua una politica di inclusione di quartieri, Comuni, periferie urbane, nei quali non sempre c’è stata una programmazione teatrale strutturata. Avevamo qualche timore che non tutti potessero capire fino in fondo questo progetto invece sta andando bene e i riscontri sono tutti molto positivi anche se quando va bene di contro poi ci problemi di copertura finanziaria non sufficiente alle richieste. Io dico a tutti nei vari incontri, se pensate di fare l’elenco sterile di iniziative che volete fare non ci interessa. La qualità della proposta è fondamentale. ”

Il Bando

I progetti, da candidare entro le ore 13:00 di lunedì 23 settembre prossimo,  dovranno essere elaborati pensando a rappresentazioni da realizzarsi all’interno di borghi o comuni con meno di 30 mila abitanti oppure in quartieri periferici di comuni con oltre 30 mila abitanti. Dovranno prevedere almeno due spettacoli dal vivo all’interno di un contenitore teatrale, almeno un laboratorio teatrale dedicato ai ragazzi, un laboratorio di musica o teatro o danza o circo rivolto a maggiorenni under 35 anni, almeno un evento culturale diverso da laboratori e da spettacoli come, ad esempio, un percorso di promozione della lettura.  A eccezione delle due rappresentazioni da mettere in scena in un teatro, le altre attività dovranno svolgersi all’interno di contenitori e attrattori culturali, preferibilmente in luoghi non consueti di programmazione di spettacolo dal vivo.

www.teatropubblicopugliese.it

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