Investigazioni e lezioni, l’Unifg rivitalizza la Caserma Miale e il centro di Foggia

by Antonella Soccio

3mila studenti e studentesse dei corsi di laurea in Psicologia, Scienze della Formazione, Economia, Scienze Investigative dell’Università di Foggia ripopoleranno gli spazi della Caserma Miale, ex scuola di Polizia, oggi sede della Dia e dell’ufficio distaccato della Direzione distrettuale antimafia di Bari.

I libri e le lezioni coabiteranno gli stessi spazi delle indagini e delle investigazioni contro la Società, le batterie mafiose della città.

Il Magnifico Rettore Pierpaolo Limone ha presentato l’importante progetto di recupero dell’immobile, acquistato grazie al finanziamento di circa 7,5 milioni da parte della Regione Puglia, insieme al Presidente Michele Emiliano, l’assessore al bilancio Raffaele Piemontese, il Prefetto Carmine Esposito, il Procuratore capo della DDA Bari Roberto Rossi e il vice direttore amministrativo della Dia Antonio Basilicata. L’immobile è soggetto a vincoli, ma contemplerà lo stesso numerosi spazi didattici. Al piano terra sono previsti la hall di ingresso e sala attesa, sei uffici amministrativi, quattro segreterie studenti, due segreterie didattiche, quattro sale studio, un laboratorio da 20 posti, un’aula e-learning, ben tre aule da 100 posti, un’aula da 50 posti, un bar con area ristoro, i servizi igienici per gli studenti, una infermeria e dieci uffici docenti. Sono 16 le aule da 8 e 20 posti previste per il primo piano, con altri laboratori, sette sale studio, sei sale dottorato, un’aula per i seminari e altri uffici per docenti. È al secondo piano che sarà alloggiato il Rettorato con gli studi amministrativi, con quattro sale riunioni, più di trenta uffici e un auditorium.

Importante anche la riqualificazione delle due corti della caserma, oggi senza alcun utilizzo se non quello di parcheggio per i mezzi delle forze dell’ordine. «Gli studenti lamentano da sempre la mancanza di aule studio, finalmente avranno dei servizi di standard europeo», è stato l’auspicio di Limone.

«Senza l’energia dell’assessore Piemontese non saremmo qui- ha detto il Rettore- nella situazione non facilissima in cui Foggia si trova lo Stato ha bisogno di una collaborazione istituzionale intensa».

Basilicata che ha seguito il progetto dall’inizio, ha parlato di un simbolo dell’antimafia. La Caserma con investigazione, procura e cultura avrà una nuova vita.

«Il Rettore darà un risvolto positivo per la città con vantaggio urbanistico e sociale. Ha favorito la presenza della antimafia direzione». Con il nuovo ufficio i funzionari della polizia giudiziaria potranno riferire delle indagini direttamente a Foggia al pool di magistrati distaccato, senza recarsi a Bari.

«Il Rettore sta contribuendo allo sviluppo di Foggia con operatività. Con approccio umile di chi guarda al risultato. Foggia sta cercando un nuovo destino attraverso valori positivi. Cultura, sapere competenze e legalità. L’intreccio di valori positivi sono alla base della rigenerazione economica e culturale della città», ha concluso l’incontro il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese.

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