“La partecipazione è una filosofia di vita”, in Fiera si scrive il nuovo Piano Strategico

by Antonella Soccio

Una delle direttrici politiche più forti e immediatamente percepibili del governo pugliese è sicuramente rappresentata dalle azioni intraprese nel campo della cultura e del turismo. Una quantità importante di risorse comunitarie (ma anche ordinarie) investite nei festival, nella musica, nei concerti, nel teatro, nel cinema, nelle biblioteche e nei musei fino ad arrivare al lancio di un turismo lento, le vie francigene e il festival dei cammini. Senza dimenticare la proposta di spettacoli aperti al pubblico, partecipativi ed emozionanti come l’ultimo tour di Ezio Bosso. Le linee di intervento, come ha ricordato il presidente Michele Emiliano oggi pomeriggio in Fiera, sono moltissime e si moltiplicano di provincia in provincia.

A pochi mesi dall’appuntamento con le urne e nel giorno in cui Matteo Renzi annuncia l’uscita dal Pd con una conseguente ipotesi di lista Renzi a sostegno (?) del presidente Emiliano, in Fiera la Puglia creativa e della cultura serra i ranghi, intorno ai tavoli partecipativi per redigere le nuove direttive che andranno a comporre il Piano Strategico 2020-2030.  Che peso avrà il mondo dell’associazionismo e dell’industria culturale e turistica sul voto 2020?

Il format aperto è ormai uno strumento consolidato che parte da focus partecipativi raccogliendo le proposte della società civile. Con la possibilità di correggere il tiro in corso d’opera.

A presiedere l’incontro in Fiera del Levante, insieme al governatore Michele Emiliano e all’assessore Loredana Capone c’era Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia.

Patruno non ha dubbi, in Puglia la partecipazione non è solo una legge. “La Puglia – spiega a bonculture –  è l’unica regione in Europa ad aver fatto una legge sulla partecipazione. La partecipazione è una filosofia di vita. L’arte e la cultura o sono di comunità (penso solo alle biblioteche di comunità, 111 biblioteche di comunità con 12 milioni di euro)  o non sono cultura. Perché questa capacità di coinvolgere le comunità consente anche di affrontare alcuni grandi problemi che sono, senza ombra di dubbio, un ostacolo al turismo come la criminalità, la devianza, il degrado sociale. La cultura e la formazione sono il primo passaggio sul quale intervenire.”

La vocazione alla comunità di cui le politiche culturali non possono fare a meno sottendono un modello di società inclusivo, in grado di offrire spazio non solo fisico ma anche nella programmazione del tempo libero alle famiglie. “Questa vocazione alla comunità – ci spiega – significa una vocazione alla famiglia, ai bambini, rendere un territorio family friendly e su questo abbiamo messo in campo tutte una serie di iniziative. Ma significa essere friendly prima di tutto rispetto alle disabilità, sulle spiagge per esempio si sono avviati percorsi interessanti. La diversificazione dell’approccio alla cultura è a 360 gradi anzi come ci piace dire, sovvertendo la matematica, 365 gradi”.

Il Direttore non ha dubbi, la cultura va abbinata al Turismo. In tandem i risultati sono esponenziali.

Abbiamo rilevato con grande chiarezza che la cultura va abbinata al turismo e il turismo va diversificato in termini di prodotti e quindi il mare non basta, occorre lavorare su paesaggio, benessere,  natura, sport. Su beni culturali materiali e immateriali e sul cibo. L’integrazione di questi elementi aiuta la destagionalizzazione e l’internazionalizzazione perché i turisti o meglio i cittadini temporanei (come amiamo chiamarli) vengono in Puglia non tanto e non principalmente per il mare ma per la straordinarietà del patrimonio. E se è vero che è l’esperienza a muovere il viaggio in giro per il mondo, l’esperienza la Puglia è in grado di veicolarla”.

Quanto più i numeri sono in crescita tanto l’aspettativa rispetto all’offerta si alza e tanto più permane l’esigenza di un lavoro quotidiano, profondo e costante, orientato all’innalzamento del livello di qualità.

“Dobbiamo qualificare i servizi e l’offerta, migliorare le infrastrutture e migliorare la nostra proiezione internazionale su tutti i versanti. Apriremo a breve un volo diretto Bari-Cina. Stiamo lavorando sugli Stati Uniti, sul Canada e sul Sudamerica. Sono missioni già pronte per i prossimi mesi. Ma questa internazionalizzazione richiede di essere all’altezza del processo. E su questo dobbiamo lavorare”.

Il binomio Cultura e Turismo è imprescindibile anche per Michele Emiliano che nel corso dell’incontro si è soffermato sugli ottimi riscontri in termini di presenze straniere.

 “Sempre più italiani e stranieri vengono in Puglia attratti dalla bellezza del patrimonio artistico e paesaggistico che la regione offre.  Un patrimonio che la Regione Puglia tutela e valorizza a cominciare dal rispetto dell’ambiente e tutela del mare, da strumenti legislativi che tutelano la bellezza dei luoghi, al potenziamento di tutte le infrastrutture e della rete dei collegamenti. Con il Piano strategico del turismo e con il Piiil, la Puglia è stata la prima regione italiana a realizzare una programmazione concreta e finanziata, attraverso importanti meccanismi di partecipazione, coinvolgendo tutte le forze presenti sul territorio. Con l’evento di oggi in Fiera del Levante non solo tracciamo un bilancio positivo di questi primi quattro di attività, ma guardiamo al futuro costruendo insieme, in modo partecipato, la prossima Pianificazione”.

L’assessore Loredana Capone nel corso del suo intervento ha evidenziato il successo raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati.  “Il lavoro fatto fino ad oggi ha centrato gli obiettivi, come si evince dai dati dell’Osservatorio regionale del turismo: siamo la regione che è cresciuta di più in Italia per l’incoming dall’estero, insieme con la Basilicata e la Campania. Dal 2015 al 2018, la crescita dall’estero è stata straordinaria: +43% e +33%. Ci eravamo proposti strategicamente di consolidare i mercati europei, ed in particolare la Germania che aveva dato qualche segnale di stagnazione, e i dati ci dicono che la Germania è tornata ad essere la prima per crescita dei flussi in Europa. Avevamo puntato su mercati extraeuropei come la Russia, la Cina e gli Stati Uniti con una serie di accordi, azioni di promozione e di partecipazione ad eventi importanti, ai quali ha garantito la sua presenza autorevole anche il Presidente Emiliano, e questi mercati sono cresciuti a due cifre: del 44% il mercato russo, del 56% quello americano e del 92% la Cina dal 2016 al 2018, secondo l’indagine di New Mercury Tourism Consulting. Certo, soprattutto per quanto riguarda la Cina, parliamo di cifre in assoluto ancora non importanti, ma la tendenza alla crescita c’è e andrà ancora stimolata. Per quanto riguarda russi e statunitensi siamo al terzo posto per tasso medio di crescita nei tre anni considerati nella classifica delle regioni italiane. Non solo, il grafico degli arrivi e delle presenze dall’estero conferma che nel 2018 i mesi più gettonati sono stati marzo, aprile, maggio, settembre e ottobre”.

In parallelo con gli investimenti sul turismo e sul recupero del patrimonio la Regione ha sviluppato importanti politiche di sostegno alla produzione culturale: cinema, teatro, musica, danza, con rassegne, festival, stagioni teatrali, grandi eventi.

Il lavoro dei tavoli attivati oggi pomeriggio in Fiera andrà a costituire il Piano Strategico 2020-2030.

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