La strada della fiaba: identità e patrimonio europeo

by Anna Maria Giannone

Un’unica grande fiaba percorre il mondo. La fiaba classica di origine popolare ha migrato, di bocca in bocca, seguendo gli spostamenti di uomini e donne. Ha attraversato l’Europa, è sbarcata in altri continenti. Ogni narrazione, portando dietro sé simboli, tradizioni, storie, ha trovato ospitalità in nuove comunità, si è caricata della vita e dei luoghi che ha incontrato.  Su questa connessione di identità e differenze, nell’incontro “fra radici e ali”, per dirla come Alessandro Leogrande, sta il senso del progetto Le strade della Fiaba – intervento realizzato e coordinato dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese

Ideato da Laura Marchetti, docente di Didattica delle Culture e responsabile del Centro della complessità dell’Università di Foggia, il progetto pone la fiaba come elemento culturale strategico per la costruzione di una identità europea. L’azione rientra strutturalmente nella politica culturale elaborata e approvata  dalla Regione Puglia: un sistema composito di promozione della nostra regione attraverso la cultura e il suo patrimonio, materiale e immateriale.

In coerenza con la visione a lungo termine di Piil – Piano Strategico della Cultura e di Puglia365 – Piano Strategico del Turismo, Le strade della fiaba non esaurisce le sue azioni nel breve periodo ma si articola in un percorso articolato e complesso, avviandosi con le attività di studio e conoscenza necessarie a dotare il progetto di fondamenta scientifiche solide. In questo ambito di ricerca rientra il protocollo d’intesa siglato fra Regione Puglia e Istituto dell’Enciclopedia Treccani, nella cui sede romana si è svolto lo scorso 15 maggio il Convegno Internazionale La fiaba cifra dell’identità Europea, riunendo studiosi tra i più autorevoli del panorama culturale italiano e non solo.

Dalla Puglia parte dunque la proposta di allargare a tutta la fiaba popolare europea il riconoscimento di “Patrimonio Culturale dell’Umanità”, già conferito dall’UNESCO nel 2005 alle fiabe dei fratelli Grimm. “Un obiettivo non solo culturale – ribadisce la professoressa Marchetti – ma anche politico: l’Europa si mette in ascolto delle voci del popolo, riconoscendo la narrazione orale che viene dalla migrazione di tanti contadini, marinai, pastori”.

 “Candidare la fiaba popolare europea a patrimonio dell’umanità– specifica Aldo Patruno a conclusione del convegno – significa radicare la letteratura in una esperienza territoriale. Torna quindi la necessità di lavorare non solo sulla ricerca ma anche sulla realizzazione di legami fra le comunità”.

Un percorso paesaggistico e antropologico quello della fiaba che si estende fra Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, guardando al Mediterraneo, e si inserisce strategicamente nel più ampio sistema integrato di cammini tematici su cui sta lavorando la Regione Puglia: una straordinaria infrastruttura immateriale costituita da itinerari culturali, letterari, storici, archeologici, che connette il Sud all’Europa.

Ispirazione e riferimento per la proposta è la “Deutsche Marchenstrasse”, la strada tedesca delle fiabe che attraversa la Germania per circa 650 km e coinvolge circa 52 paesi protagonisti delle fiabe raccolte dai fratelli Grimm; da più di 40 anni una delle mete più battute del turismo culturale europeo con oltre 4 milioni di visitatori all’anno.

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