«L’Anfiteatro Augusteo di Lucera è stato ignorato per anni, oggi nessun finanziamento è superfluo». Tutolo difende l’investimento massiccio regionale

by redazione

Il consigliere regionale lucerino Antonio Tutolo si è candidato nella civica del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano anche per ristabilire un equilibrio finanziario e promozionale tra il territorio di Capitanata e di Lucera in particolare e il Salento, che a suo dire in questi anni ha beneficiato di ingenti risorse pubbliche, che lo hanno trasformato in una meta turistica e culturale nazionale.

Tutolo guarda con sufficienza ad alcune polemiche sorte sui Monti Dauni in ordine alla stagione teatrale Estate, Muse e Stelle nell’Anfiteatro Augusteo, che ospita anche la mini rassegna diretta dall’attore Fabrizio Gifuni.

100mila euro dal Teatro Pubblico Pugliese per lui sono una briciola rispetto a quello che merita una struttura storica di quel calibro, come spiega a bonculture.

“L’Anfiteatro di Lucera è la location naturale pugliese, ma forse del Mezzogiorno d’Italia, per quegli spettacoli, è una struttura da sfruttare ancora di più, tutto è iniziato con colpevole ritardo perché il nostro anfiteatro è stato ignorato per anni e invece doveva essere sviluppato. Ci riempiamo sempre la bocca dell’Arena di Verona, io non voglio paragonare l’anfiteatro augusteo a nessuno, ma abbiamo un teatro bellissimo nel Mezzogiorno e vanno incrementate le iniziative. Tutto quello che si fa e i fondi che arrivano non sono mai superflui, bisognerebbe fare delle manifestazioni di livello quanto meno regionali e andare anche oltre. Noi non siamo la Cenerentola di una parte d’Italia, abbiamo storia, arte e cultura per esprimerci a livelli più alti. Dobbiamo solo non vergognarci di questa nostra cultura e avere la faccia tosta di vedere le bellezze che abbiamo. Quello è un posto magnifico e un modo per farlo vedere è l’arte. Spero che anche quel privato che aveva presentato un progetto per una stagione di eventi possa andare avanti. Lucera e la provincia di Foggia meritano di più: non possiamo stare in prima pagina sui media nazionali solo per la mafia. Per la mafia, per la mafia. E basta”.

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