Agricoltura, decoro urbano e Pug. «Dobbiamo restituire bellezza a Foggia». L’impegno di Valentina Cerisano

by redazione

34 anni, avvocata, Valentina Cerisano è tra le competenze e i volti che i Fratelli d’Italia, in sostegno di Raffaele Di Mauro sindaco, hanno deciso di mettere in campo per il rinnovamento e la bonifica del centrodestra a Foggia, città il cui Consiglio comunale con una maggioranza guidata dall’allora sindaco Franco Landella è stato sciolto per infiltrazioni mafiose nell’agosto del 2021.

Cerisano esercita la professione dal 2016 nelle materie del diritto civile e del diritto amministrativo, con particolare riferimento all’urbanistica e alla espropriazione per pubblica utilità.

Laureata all’Unifg con il massimo dei voti, dopo la maturità classica conseguita con lo stesso brillante successo, la candidata consigliera ha redatto manuali giuridici e ha sviluppato una intensa passione per la politica.

Oggi i meloniani puntano su un forte ricambio generazionale. Su bellezza ed efficienza.

Tra i primi interventi di Cerisano c’è quello a favore di un recupero della bellezza urbana.

Nel centro

«Uno degli esempi di come intervenire restituendo bellezza a Foggia è quello di fare di Piazza Cesare Battisti, il naturale “salotto” della città- ha rimarcato- Non solo per la presenza del Teatro Giordano, ma anche perché deve essere considerata parte integrante della zona pedonale del centro. Un salotto che deve inserirsi in un contesto in cui isola pedonale, centro storico, riqualificazione dell’area del Piano delle Fosse e, soprattutto, la viabilità circostante siano strettamente connesse ed integrate affinché vi sia una piena godibilità da parte dei cittadini. Occorre un vero rilancio commerciale di una zona che deve ovviamente mantenere le sue peculiarità storico-culturali, sia mediante un alleggerimento del peso del traffico sia, specialmente, attraverso il rispetto delle regole. Oggi Piazza Cesare Battisti non è isola pedonale ma è zona a traffico limitato. Peccato che il passaggio delle automobili sia costante e che, quotidianamente, ci troviamo di fronte al parcheggio selvaggio che non viene quasi mai sanzionato. Restituire bellezza a Foggia significa proprio riqualificare il bello che abbiamo e che troppo spesso trascuriamo, dimenticandoci che, ovunque e altrove, meno di ciò che abbiamo noi viene invece valorizzato».

La provincia agricola

I due parlamentari del partito di Giorgia Meloni siedono entrambi, alla Camera e al Senato, nelle commissioni Agricoltura. La provincia di Foggia è quella più agricola d’Italia, i prezzi in picchiata dei cereali preoccupano il Governo e il ministero di Francesco Lollobrigida.

Anche Cerisano nel suo impegno pone l’agricoltura come perno dell’economia di Capitanata.

E spiega: «Un Comune può essere parte attiva nell’ambito di una “filiera istituzionale” in cui non è affatto attore minoritario rispetto alle Politiche Comunitarie, alle scelte strategiche del Governo o alle azioni che una Regione può mettere in campo. Foggia è geograficamente al centro di un territorio a vocazione agricola. Lo sviluppo economico della nostra città passa, quindi, attraverso politiche che siano di sostegno alle attività produttive. Essere di sostegno a un comparto vitale della nostra economia significa, innanzitutto, garantire sicurezza nelle zone rurali attraverso azioni che possano essere di contrasto ai furti o al triste quanto attuale fenomeno dello sversamento illegale di rifiuti nelle nostre campagne. Altro aspetto su cui una Amministrazione comunale può e deve intervenire è quello del miglioramento della viabilità nelle nostre zone rurali che hanno bisogno di essere meglio interconnesse ma, soprattutto, non essere avulse rispetto alle grandi vie di comunicazione. Ciò si collega alla necessità di promuovere politiche volte alla creazione e alla riqualificazione di una rete infrastrutturale che sia di stimolo alla implementazione della logistica, fondamentale per le imprese agricole».

Cerisano non dimentica la Fiera, che definisce «scientemente annientata dal disinteresse del centrosinistra che guida la Regione Puglia da ormai 18 anni».

«Foggia e Agricoltura costituiscono un binomio indissolubile e il Comune deve essere avamposto imprescindibile per stimolare processi virtuosi di sviluppo».

L’urbanistica

La candidata si è occupata nella sua professione di materie legate al diritto urbanistico. È per questo che ha dedicato un focus sul Pug, che prima dello scioglimento stava per arrivare una dirittura di arrivo dopo decadi di rinvii e temporeggiamenti.

«Approvare il Piano Urbanistico Generale (Pug) è tra i primi obiettivi che il centrodestra a sostegno del

candidato Sindaco Raffaele di Mauro ha fissato per il governo della Città- rileva- Un obiettivo per il quale auspico di potermi impegnare direttamente, portando in Consiglio comunale la mia esperienza professionale di avvocato amministrativista specializzato in questo delicato tema.

La materia urbanistica ha bisogno di essere costantemente “attualizzata”. In generale, ormai da tempo, si pone il tema del;consumo del suolo. Basti pensare che Foggia, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo Millennio, ha avuto una

massiccia espansione urbanistica che ha creato nuove periferie, mentre il centro storico e più in generale il centro cittadino non sono stati interessati da interventi che li riqualificassero. Questa città dunque necessita di “riappacificarsi” con il tema dell’Urbanistica.

Riqualificare, reinventare l’esistente, “ri-ammagliare” il tessuto urbano di una città che, è bene ricordarlo, conta oggi poco più di 144mila abitanti (dati Istat), ben 10mila al di sotto della media mantenutasi fino all’inizio del nuovo millennio.

Ciò vuol dire che, nonostante la espansione intensiva, abbiamo assistito ad un processo di erosione demografica.

È evidente, dunque, che Foggia sia una città che ha bisogno di riqualificazione anziché di espansione. La leva urbanistica è quindi uno strumento formidabile attraverso il quale, mediante una attenta pianificazione del territorio, è possibile creare ricchezza, riqualificando e non espandendo la città, sottraendo al degrado i quartieri, rilanciandoli o reinventandoli per creare i presupposti di uno sviluppo economico del territorio e, di conseguenza, dare nuovi stimoli al tessuto sociale della nostra città».

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