Emiliano bis, Vendola spacca la sinistra. Fuga da Puglia Solidale e Verde

by redazione

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Una delle strofe più amate e note di Venditti si materializza nella lista più a sinistra di quelle che hanno sostenuto Michele Emiliano alle elezioni di settembre. Di ‘ Puglia Solidale e Verde’ non restano che brandelli, gli unici ad essersi ritrovati parrebbero Nichi Vendola e Alberto Tedesco, l’ex presidente della Regione Puglia e il suo ex assessore alla Sanità. Rimarrebbero solo loro, ossia i vertici di Sinistra Italiana e dei Socialisti, gli unici superstiti delle quattro liste che componevano il quadrumvirato alla sinistra del Pd.

‘ La forza della Puglia’, che ha visto nell’anestesista Felice Spaccavento la sua punta di diamante più suffragata con quasi 8mila preferenze, si è già sfilata  e starebbero facendo altrettanto anche i Verdi. Pare che Vendola sia passato come un carro armato russo sulla bandiera arcobaleno che sventolava su questa lista multicolor  e che, una volta messo nelle condizioni da Emiliano di poter esprimere una persona nella giunta che verrà, non abbia esitato un attimo a indicare i ‘ suoi’ nomi: Nico Bavaro, se occorre un uomo, e Anna Grazia Maraschio, se  occorre una donna.

Addio, dunque, a condivisione e concertazione , oseremmo dire ex pilastri ormai solo sulla carta della storica sinistra. L’ex presidente di Terlizzi sarebbe andato avanti come un panzer non condividendo nulla con nessuno se non che con i suoi adepti di Sinistra Italiana.

Peccato, però, che il partito che fa riferimento a Vendola non si sia presentato autonomamente alle elezioni regionali ma sia sceso in campo con altre tre forze, le stesse che sono state completamente ignorate quando si è trattato di aggiudicarsi una poltrona in Giunta. Stando così le cose, l’assessore che ne verrà fuori sarà espressione esclusivamente di un accordo Vendola- Tedesco, ossia di SI e dei Socialisti. Salvo ripensamenti , resterebbero fuori dalla nuova giunta di Emiliano la lista che si ispira a Guglielmo Minervini, ex compianto assessore della Regione targata Vendola, e i Verdi di Mimmo Lomelo.

La delusione è tanta tra coloro che avevano creduto in questo nuovo progetto politico, c’è finanche chi li accusa di essere stati troppo ingenui. A quelli che ormai hanno arrotolato la bandiera arcobaleno, durata meno di una Made in China, qualcuno sussurra che non bisogna mai mischiarsi con chi di politica vive e ha sempre vissuto perché  ne sa una più del diavolo.

L’unico che può rimettere a posto i cocci è Michele Emiliano riconoscendo quanto dovuto a quelli che ci hanno creduto e che hanno contribuito alla sua elezione. Anche perché, dalle fila dei rinnegati, si solleva a fior di labbra un dubbio: se l’Assessorato in gioco è quello al Welfare, che competenze hanno in merito i due indicati da Vendola?

Er Sinistra

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