MSI e Adriana Poli Bortone ballano da soli in Puglia con Pierfranco Bruni: “Mi ispiro a Massimo Cacciari”

by Andrea Tedeschi

“Io sono orgogliosamente missina, se altri pur essendo democristiani fanno finta di non esserlo non è un problema mio”. Parola di Adriana Poli Bortone, ex sindaca di Lecce, senatrice, candidata alla Presidenza della Regione Puglia e assessore a Matera. Che di Raffaele Fitto non vuole neanche sentir parlare, così come il Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore che alle regionali andrà da solo con un alfiere fuori dagli schemi: l'”intellettuale” Pierfranco Bruni.

A definirsi così è lo stesso Bruni, “archeologo, già componente della Commissione Unesco per la diffusione della cultura italiana nel mondo”. Che alla presentazione della sua candidatura, accanto alla Poli Bortone, dà un’impressione di tranquillità estrema, dettata probabilmente anche dalla coerenza, che non si può negare certamente a lui e all’ex senatrice. “Il centrodestra direi che è centro, non destra, perché tutto ciò che ha sviluppato finora non ha nulla della destra, non c’è quella destra sociale, non c’è l’identità culturale soprattutto della destra. E’ un vecchio ritorno a ciò che era stata la Democrazia Cristiana, un rapporto tra partiti che si inserisce all’interno di un contesto che non ha nulla di cultura. Si va avanti così, si va avanti a pezzettini di mosaico ma non c’è un’identità ben precisa. Io credo che si debba ripartire da un’identità ben precisa che soltanto la vera destra con la sua tradizione può avere”.
Il modello per realizzare questo progetto? Una sopresa. “Io penso a Massimo Cacciari: Certamente sta da un’altra sponda rispetto al mio punto di vista culturale, ma a Venezia è riuscito a mettere insieme la cultura e lo sviluppo economico. Perché Bari non dovrebbe riuscire a compiere un’operazione del genere? Perché non ha mai posto all’attenzione la funzione vera, reale, della cultura”.
Certo è che Poli Bortone sprizza euforia nell’andare contro un progetto, e contro un candidato presidente, che non ha mai digerito. “Se Fitto ha vergogna di dire di essere stato per 40 anni democristiano è un problema suo”, ribadisce. “Il Movimento Sociale fa una scelta di destra, è qualche altro partito che ha avuto delle infiltrazioni democristiane e ha fatto scelte differenti. Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha una lunga storia, dal dopoguerra fino a oggi, e che vive specialmente nella città di Bari e nella nostra Puglia nel ricordo di Araldo di Crollalanza e di altri personaggi che hanno fatto la storia della destra pugliese e che oggi non possono essere messi da parte”. Concludendo con un chiarissimo “A me non chiede niente nessuno, se mi va faccio una cosa. Questa cosa mi va di farla, di stare accanto a Pierfranco. E in un modo o nell’altro ci starò comunque”.

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