Regionali pugliesi, Salvini sbarca a Bari ma Fitto non c’è. L’estate tutta da sudare di Michele Emiliano

by Andrea Tedeschi

La notizia, quella vera, è che Salvini farà campagna elettorale per Salvini. Forse una non notizia, visto che in fondo è sempre stato così, ma anche in Puglia la strada verso le elezioni regionali di settembre vedrà una Lega molto “personalizzata”, tanto che il segretario del Carroccio, nella prima uscita pubblica sul territorio tra la Bat, il barese e il foggiano, non aveva al suo fianco quello che da pochi giorni è stato designato, dopo mesi di discussioni, come candidato ufficiale del centrodestra unito, ossia Raffaele Fitto.

Colpa del fatto che la scelta è stata fatta pochi giorni fa, dicono dallo stesso entourage dell’europarlamentare che ritenta la scalata alla Regione dopo 15 anni, ma la sensazione è che nonostante la sbandierata unione del centrodestra, la Lega farà principalmente campagna elettorale per se stessa.

Con messaggi abbastanza chiari, come quelli lanciati da quello che fino a pochi giorni fa era il candidato leghista alla Presidenza stessa della Regione, l’ex fittiano Nuccio Altieri, che si scusa con i giornalisti, si fa per dire, di come la conferenza stampa di Bari non sia stata organizzata “in una villa storica” e che non ci siano “le tartine”, con evidente riferimento alla presentazione di Fitto insieme a Giorgia Meloni di due giorni prima a Villa de Grecis. O come quelli dello stesso Salvini che a Bari dice di aver fatto “atto di umiltà rinunciando a mettere sul piatto il ruolo di primo partito italiano”, facendo un passo indietro sulla candidatura perché impuntarsi “non sarebbe stato un atto di servizio nei confronti dei cittadini pugliesi”.

Resta il fatto che l’appuntamento di Bari rappresenta, per la Lega, l’inizio di una campagna elettorale a tappeto sul territorio, dal Gargano al Salento, che vedrà certamente il segretario nazionale in prima linea. Con obiettivi principali, come dice lo stesso Salvini, l’abbassamento dell’imposizione fiscale per i pugliesi, soprattutto in materia di sanità e di smaltimento dei rifiuti, che solo al Sud “rappresentano una doppia tassa” per i cittadini. Che il leader leghista goda di un certo seguito anche in Puglia lo dimostrano le tante persone che lo attendevano soprattutto ad Andria e Barletta, dove però Salvini ha dovuto fronteggiare anche qualche contestazione, nonostante lui dica di non essersene accorto.

La verità la racconteranno solo le urne, ma è indubbio che in questa fase, viste anche le divisioni nel centrosinistra con la candidatura di Scalfarotto contro Emiliano, Fitto & co. anche marciando divisi per colpire uniti potrebbero guadagnare un vantaggio importante su Michele Emiliano che sembra ricevere ogni giorno colpi alla sua immagine di invincibilità che solo poche settimane fa sembrava inscalfibile. Certo è che, come dice il deputato di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato, negli ultimi sei appuntamenti con le elezioni regionali, in cui Salvini si è comportato nello stesso identico modo, il centrodestra ha vinto cinque volte, fallendo l’obiettivo solo in Emilia Romagna dove la tradizione e il peso del centrosinistra e di Bonaccini erano oggettivamente troppo potenti. Ma la Puglia è un’altra storia. E se Emiliano vuole continuare la primavera pugliese è indubbio che per lui sarà un’estate tutta da sudare.

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