Ripopolamento ed economia della conoscenza nell’Italia Interna, la scommessa di Candela

by redazione
Candela_centro_storico

In gran parte delle zone montane la conservazione e il valore di un patrimonio ambientale e culturale poco compromesso, come si legge nell’ultimo Rapporto Symbola, rappresenta il lascito di una residualità prolungata, di una marginalità rispetto alle dinamiche di sviluppo economico, che non hanno coinvolto larghe parti di zone interne, le cui economie e reti sociali sono andate fragilizzandosi e lacerandosi nel corso del tempo.

Da Calitri a Matera. Gesualdo da Venosa e Vinicio Capossela. La tratta ferroviaria Rocchetta-Avellino.

Alcuni sindaci nell’Italia Interna stanno lavorando nel concreto ad una ipotesi di città reticolari dell’Appennino che intreccino nervature invisibili di urbanità e opportunità sociali in reti lunghe, senza cementificare e trasformare brutalmente il territorio.

Non devi sfondare l’esistenza per trovare la chiave, il senso. Fatti bastare la luce di febbraio, festeggia l’inaudito, l’impensato, la strana storia di non essere mai nato.
Franco Arminio

Di fronte ad una preoccupante demografia, si punta sulla qualità del capitale umano, misurato sul tasso d’istruzione, che in Appennino, è superiore alle zone di pianura.

Tra i primi cittadini visionari c’è da includere sicuramente Nicola Gatta, sindaco di Candela in provincia di Foggia, da ottobre anche presidente dell’Ente provinciale di secondo livello della Capitanata. Un Comune di confine, tra Puglia, Basilicata e Campania, che insieme a Sant’Agata di Puglia domina i Monti Dauni, la Lucania e l’Irpinia e vigila sul casello autostradale della A16, che collega l’Adriatico al Tirreno. Un Comune divenuto famoso negli ultimi tempi per la sua trasformazione natalizia con la Casa di Babbo Natale nel palazzo nobiliare del centro storico, tramutato in Museo del Giocattolo (con la Lego ospite d’onore), per l’iniziativa dell’Infiorata e per alcune significative operazioni di land art.

L’evento natalizio dall’8 dicembre al 6 gennaio ha portato a Candela circa 25mila persone che hanno acquistato il biglietto, ma almeno 40mila in paese.

Agricoltore e delegato nazionale della cerealicoltura con Confagricoltura, imprenditore della ricettività turistica insieme alla famiglia d’origine, il sindaco Gatta si è inventato qualche anno fa un bonus per neo residenti, che ha fatto il giro dei media internazionali e che oggi comincia ad attrarre viaggiatori ed investitori da tutta Europa. Non sono certo i 2mila euro promessi o la natura tax free del contratto di locazione/acquisto di residenza a convincere le persone a trasferirsi a Candela.

Una coppia danese, titolare di una Holding informatica, sta visitando in questi giorni il paese di 2700 anime per decidere dove comprare casa e collocare la sede della propria impresa dell’economia della conoscenza. La vicinanza all’hub Apple napoletano è uno dei motivi della decisione di vita e di business. Così come la quasi adiacenza all’indotto dell’auto di San Nicola di Melfi.

Il sindaco Nicola Gatta con la coppia danese per le strade di Candela

Candela piace per la sua centralità, per la sua posizione geografica. In meno di tre ore sei a Roma, in molto meno di due a Napoli e a Bari. L’infrastruttura della fibra, già installata e pronta, collegherà ancora di più il nostro territorio. Sto anche dietro al nuovo Terminal Bus, per dare un’accelerazione. Il vecchio terminal della pompa di benzina era assurdo”, osserva Nicola Gatta.

Generazioni di viaggiatori dalla Puglia e dalla Lucania verso le università napoletane hanno trascorso in prossimità del casello autostradale parte della loro vita di pendolari in quello scalcinato bar, che ormai ha proprio chiuso.  

“Stiamo ponendo le basi per uno sviluppo serio, vorremmo che almeno un evento di Matera2019 potesse avere dei riverberi qui da noi, sui Monti Dauni. Ho conosciuto anche il presidente della provincia di Avellino, con lui vorremmo dar vita ad un progetto sul Tratturo Regio”.

Il Pescasseroli-Candela è il terzo tratturo regio della transumanza, tra i “pubblici sentieri” (calles publicae), oggi meglio noti col nome più in voga di Cammini. Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è una grande strada verde, con i tratturelli come svincoli per i centri urbani limitrofi; lungo, complessivamente, 211 chilometri e largo 55,55 metri (30 passi napoletani; un passo pari a 185,2 cm).

“Vogliamo sviluppare un turismo lento a Candela e sui Monti Dauni, ci sono tutte le condizioni per rivalorizzare la fascia tratturale, partiranno a breve i lavori per una velostazione a Candela, l’unica finanziata dalla Regione Puglia. Abbiamo tante idee contro lo spopolamento della nostra terra”, conclude il sindaco Gatta.

Io, contemporaneo della fine del mondo non vedo il bagliore, né il buio che segue, né lo schianto, né il piagnisteo ma la verità da miliardi di anni farsi lampo.
Franco Battiato “Gesualdo da Venosa”

Antonella Soccio

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