Quanti giorni di assenza a scuola per certificato e tampone? Il pediatra Pasquale Conoscitore fa chiarezza

by Maria Teresa Valente

Un tempo Dario Argento per creare ansia e tensione utilizzava atmosfere noir e musiche inquietanti. Oggi gli sarebbe bastato il suono delle notifiche dei cellulari dei gruppi mamme di WhatsApp, letteralmente in tilt in questi tempi di pandemia.

Febbre a 37.5, congestione nasale, tosse, mal di testa, dolori muscolari, diarrea, vomito o nausea, sono sintomi solitamente molto diffusi tra i bambini, ma quest’anno possono essere considerati riconducibili al Covid-19 e quindi far scattare tutta una farraginosa procedura volta ad accertare un’eventuale positività. Come comportarsi in presenza di uno o più sintomi? La risposta potrebbe sembrare semplice, poiché è stato più volte ribadito che le regole sono contenute nel Decreto della Presidenza del Consiglio del 7 settembre scorso. In realtà, come si suol dire, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare ed ogni regione ha messo in campo delle linee guida per dare indicazioni più precise.

“Finalmente anche la Regione Puglia ha partorito nei giorni scorsi un tavolo permanente per fare da raccordo tra scuola e istituzioni”, spiega il dottor Pasquale Conoscitore, medico pediatra di Manfredonia nonché segretario provinciale, consigliere regionale e membro del direttivo nazionale della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).

L’obiettivo del tavolo permanente pugliese denominato ‘Scuola e Salute’ è quello di aggiornare costantemente tutte le scuole di ogni ordine e grado nonché di semplificare le procedure da seguire per l’applicazione delle norme di contrasto alla pandemia. Del tavolo fanno parte il governatore Michele Emiliano, l’assessore alla scuola Leo Sebastiano, l’epidemiologo e assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Cammalleri.

Al primo incontro, a cui ha preso parte lo stesso Conoscitore, hanno partecipato anche i dirigenti scolastici. Ne è scaturito, tra le altre cose, un prezioso schema esemplificativo su assenze e certificazioni scolastiche, su cui dubbi ed incertezze avevano generato nei giorni scorsi caos e preoccupazione tra i genitori.

Ecco dunque qualche chiarimento: “I bambini sotto i sei anni, dopo 3 giorni di assenza, ovvero il 4° giorno, possono essere riammessi al nido o alla scuola dell’infanzia senza certificato e i genitori giustificano normalmente – evidenzia Pasquale Conoscitore – La riammissione al 5° giorno e oltre, invece, necessita di certificato medico”.

Per quanto riguarda primaria e secondaria: “In caso di assenza per malattia superiore a cinque giorni, la riammissione al 6° giorno non necessita di certificato, mentre la riammissione al 7° giorno necessita di certificato”.

Quindi un’importante puntualizzazione: “I festivi e i giorni di chiusura della scuola (ad esempio il sabato per la settimana corta) si calcolano nel numero di giorni se sono interni al periodo”. Dunque, se ci si assenta venerdì e lunedì, si contano anche il sabato e la domenica ed i giorni di assenza sono 4. Non si calcolano i giorni esterni al periodo di assenza. Ad esempio: se ci si assenta da lunedì a mercoledì, i precedenti sabato e domenica non si contano ed i giorni di assenza sono 3.

Per le scuole di ogni ordine e grado, le assenze per altri motivi che non siano di malattia (ad esempio per motivi di famiglia) non necessitano di alcun certificato qualunque sia la durata dell’assenza ed i genitori giustificano dichiarando il motivo.

Quali sono le condizioni per cui il pediatra può rilasciare certificazione medica di riammissione a scuola? “In caso di malattia che non presenta sintomi clinici legati a possibile COVID-19”. In presenza, invece, di uno o più sintomi, il medico può rilasciare certificazione di riammissione solo se corredata da tampone molecolare naso-faringeo.

Ed il tampone è una nota dolente in questa emergenza, poiché sottopone ad attese che allungano i tempi del rientro a scuola. “Una proposta al vaglio – spiega Pasquale Conoscitore – è la possibilità di effettuare i tamponi, che contiamo di far sostituire presto con test rapidi meno invasivi, in postazioni mobili che saranno dislocate in più punti del territorio e verranno dedicate esclusivamente a bambini e ragazzi, nella fascia da 1 anno (nido) ai 18 anni (superiori)”. Una possibilità, dunque, per far sì che il mondo della scuola possa veramente godere di un’attenzione privilegiata.

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