I presepi in Capitanata tra storia e tradizione

by Carmine de Leo

L’ideatore del primo presepe viene ritenuto, tradizionalmente, San Francesco d’Assisi, che considerava la ricorrenza del Natale: La festa delle feste.

Fu questo Santo che ebbe per primo l’idea di celebrare, in un bosco presso Greccio, dopo un viaggio in Terra Santa, una rappresentazio­ne liturgica con i protagonisti della Santa Notte.

I più preziosi presepi del Meridione sono conservati a Napoli, nella preziosa raccolta del museo della Certosa di San Martino, nella maestosa chiesa di Santa Chiara, nella tipica strada di San Gregorio Armeno, deputata alla vendita di antiche o più moderne figurine presepiali che rendo questa via un vero museo all’aperto; oltre che a Caserta, presso il sontuoso palazzo reale ed a Pompei nei sotterranei dell’Istituto Longo.

In Puglia ed in particolare in Capitanata, l’influsso partenopeo, fuso a quello abruzzese, ha reso possibile bellissimi presepi; i più antichi si conservano in alcune chiese e santuari dei Monti Dauni e del promontorio garganico.

Bellissimo è il presepe seicentesco conservato a Sant’Agata di Puglia nella chiesa di San Nicola, esso è situato in una cappella il cui interno, sopra l’altare, è costituito da una finta grotta in stucco, con Sacra Famiglia ed uno stuolo di cherubini e sopra i re Magi, pastori e musici.

Pochi presepi settecenteschi ed ottocenteschi si conservano inoltre presso alcune vecchie dimore di Lucera; il Morlacco riferisce che nel palazzo già della famiglia Pagano, passato poi ai Prignano,in una custodia di vetro, sono conservati alcuni pupi settecenteschi, di fattura napoletana, appartenuti già ad artistico presepe.

Sempre a Lucera, presso il Museo Civico G. Fiorelli, si conserva anche un altro artistico presepe settecentesco; esso fu donato dalla nobildonna Giuseppina Spagnoletti Zeuli De Troia al comune di questa cittadina.

Dei presepi del Gargano, più in particolare, si occupò l’illustre studioso di tradizioni popolari Giovanni Tancredi  descrivendone in un suo studio le origini ed i più pregevoli.

Uno dei più suggestivi presepi garganici si può ammirare attualmente presso il santuario di S. Matteo, ove in un caratteristico ambiente è stata ricavata una grotta animata da suggestive figure presepiali arricchite da giochi di luce che mimano il giorno e la notte

Altro suggestivo presepe garganico si conservava un tempo presso la Chiesa del SS. Crocifisso di Varano, sull’omonimo lago garganico; questa composizione è ambientata su un finto specchio d’acqua in miniatura era composta da tipiche figure di pescatori e contadini garganici.

Ancora altre composizioni, non molto antiche, ma interessanti per le diverse tecniche utilizzate, sono raccolte presso il Convento di Santa Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo.

Infine, sempre in Puglia, nella città di Foggia, è ancora vivo il ricordo della settecentesca cappella Celentano, presso la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, oggi ridotta a rudere; un tempo, infatti,  in una lunetta di questa cappella di famiglia erano affrescati la nascita di Gesù, l’adorazione dei Magi e la fuga in Egitto.

Qualche privato conserva, sempre in Puglia, preziosi presepi ottocenteschi, come quello appartenuto alla famiglia Venetucci di San Severo, passato poi agli eredi foggiani di questo antico casato, con pastori realizzati con diversi materiali, come la creta, la terracotta ed il gesso, molto fragili e dipinti a mano o rivestiti, come alcune rarissime pecorelle, di vera lana.

Non mancano comunque oggi, un po’ dappertutto, varie iniziative per la realizzazione di grandi presepi, anche viventi con figuranti in costumi d’epoca ed animali veri, che ci fanno rivivere l’atmosfera natalizia; i più suggestivi restano probabilmente quelli realizzati nei piccoli paesi pugliesi dei Monti Dauni e delle Murge, luoghi che molte volte, già di per se, rappresentano con i loro caratteristici centri storici gli scenari naturali ed architettonici più suggestivi e vicini alla realtà dei presepi.

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