In attesa dei Re Magi, guidati dalla Stella cometa, lenti passano i giorni

by Carmine de Leo

Dalle strenne dell’epoca romana, legate alla mitologia e poi arrivate fino a noi attraverso la storia, in relazione ai regali del Natale, è bello parlare anche di altri personaggi la cui storia è ancora oggi legata alla tradizione cristiana, ci riferiamo ai tre re Magi, che tanto hanno alimentato ed alimentano ancora la fantasia dei nostri piccoli e restano protagonisti dei nostre presepi.

Ma chi sono veramente queste tre mitiche figure di regnanti ?

Da dove venivano? La loro origine è in parte legata ancor oggi al mistero.

Ma, a proposito di re, prima di passare alla ricerca delle origini dei tre re Magi, ci piace ricordare anche alcune delle più preziose strenne che sono state regalate in passato a re ed imperatori, come l’elefante che il re di Francia regalò ad Enrico d’Inghilterra in occasione del Natale del lontano anno 1236.

Tra le più preziose strenne della storia ricordiamo pure uno splendido topazio dal peso di circa 2 chili, arricchito da un bellis­simo bassorilievo, che l’imperatore del Brasile, Pedro II regalò al Pontefice Pio IX nell’Ottocento.

Nella tradizione cristiana, sono i tre re magi che portano i doni al Bambino Gesù.

Gabriele D’Annunzio, in una delle più belle pagine della sua prosa, così descrive questi affascinanti personaggi:

Una luce vermiglia risplende nella pia notte e si spande via per miglia. .. ed ecco Baldassarre, Gasparre e Me1chiorre con mirra, incenso ed oro.

Queste tre figure sono state esaltate dalla fantasia e dal folklore dei popoli che, partendo dalle fonti evangeliche, l’evange­lista Matteo scrive infatti: Ecco dei Magi venire dall’Oriente, li hanno trasformati in re, astronomi, sapienti o maghi.

Aleggia, sopra a tutti questi appellativi, il fascino pieno di mistero che accompagna la storia di questi regnanti orientali.

Ma si trattava veramente di regnanti?

Lo storico greco Erodono riporta che i Magi formavano una delle tribù in cui era diviso il popolo dei Medi.

I Magi o Mazdei, oltre ad esercitare vere e proprie funzioni sacerdotali, nell’ antica religione iranica, erano anche taumaturghi e fattucchieri, da cui i termine di magi, maghi, come si diffuse poi in Europa, per indicare pure chi si dilettava nelle scienze occulte.

Nel Vangelo non vengono indicati i nomi dei tre re Magi, che solo dal VI secolo dopo Cristo, sono indicati dal  monaco cristiano e storico anglosassone, Beda il Venerabile, vissuto in Inghilterra presso il monastero benedettino di San Pietro e San Paolo a Wearmouth, furono chiamati: Gaspare, Me1chiorre e Baldassarre.

I doni dei re Magi: mirra, incenso ed oro, simboleggiano sia la semplicità, che la preziosità delle strenne natalizie.

Mirra ed incenso, umili regali; l’oro, invece, prezioso dono, forse però non indispensabile, infatti, ­il valore delle strenne, sta nel modo di porgerle e non nel loro pregio.

Come dire, non preoccupatevi, basta il pensiero!

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