In Puglia una spada miracolosa nella chiesetta del Castello di Serranova

by Carmine de Leo

Il vecchio castello di Serranova sorge a guardia di un antico e piccolo borgo in territorio comunale di Carovigno, cittadina da cui dista pochi chilometri.

Il maniero, dalla severa architettura difensiva ha forma di un solido torrione quadrangolare, caratterizzato da una serie di caditoie che marcano l’ultimo piano dell’edificio rafforzandone le possibilità di difesa in caso di assalto e sorge al centro di un più vasto recinto rafforzato da vari contrafforti.

L’accesso al castello era un tempo possibile solo attraverso un ponte levatoio, oggi in muratura, che partiva da un’altra costruzione staccata dal torrione

Il suo aspetto poderoso è stemperato in parte da una elegante ed ariosa loggia arcuata, che caratterizza il piano superiore del fabbricato addossato al torrione stesso.

La costruzione sorge in un luogo ameno, su un leggero rilievo, in  mezzo a uliveti centenari che guardano verso la vicinissima costa del mare Adriatico, visibile anche dal castello.

Il castello di Serranova, col piccolo borgo che lo circonda,  fu costruito nel Seicento da uno dei feudatari di turno del territorio, il barone Ottavio Serra, rampollo di un’antica e nobile famiglia di origine genovese, che lo aveva appena acquistato.

L’edificio fu realizzato nel luogo di una pià antica masseria fortificata, elevando e ristrutturando una primitiva costruzione risalente al Trecento, sicuramente per motivi difensivi, come tante altre sorte in prossimità del mare, da cui in quel tempo provenivano con molta frequenza le incursioni dei pirati turchi e barbareschi, che infestavano il Mediterraneo, compiendo veloci sbarchi e razzie nei centri abitati dell’immediato entroterra.

I turchi depredavano i raccolti e rapivano gli sfortunati abitanti della costa, molto spesso contadini, che per ragioni del loro lavoro erano lontani dai centri abitati e non erano riusciti a fuggire in tempo verso l’interno, per poi vendere questi prigionieri nei mercati di sciavi dei porti d’Oriente e dell’Africa settentrionale.

Proprio questa tragica circostanza è protagonista di un singolare evento miracoloso avvenuto nei pressi del castello di Serranova, ove proprio in un’antica chiesetta attigua al maniero si conserva da molto tempo una vecchia spada considerata da secoli prodigiosa.

Certamente questo tipo di arma ci ricorda altre molto più famose e conosciute dalla storia e dai miti medievali, come la spada incantata di Excalibur protagonista della saga di re Artù oppure la misteriosa spada del paladino Orlano del ciclo carolingio, chiamata Durlindana ed ancora, la famosa spada nella roccia, conservata in Toscana presso l’eremo di Montesiepi nei pressi dell’abbazia di San Galgano, che secondo la tradizione ve la conficco dopo una vita dissoluta per convertirsi e prendere il saioi di un semplice eremita.

La spada di Serrapiana, secondo una storia che fonde leggenda e vicende vere e che fu tramandata di padre in figlio, sfoderata da un nobile cavaliere ormai circondato da numerosi turchi, sfuggì dalla sua mano per librarsi miracolosamente nell’aria e calare poi inesorabile la sua affilata lama sul collo di alcuni turchi e tagliare di netto le teste di questi infedeli.

Il miracolo impressionò non poco il cavaliere, che si vedeva già perduto, ma soprattutto spaventò a morte la turba dei predoni turchi, mettendo in fuga tutto il numeroso equipaggio della nave pirata, che aveva approdato nella vicina marina di Torre Guaceto.

La magica spada salvò quindi tutti i poveri abitanti della borgata di Serranova, che, gridando al miracolo, portarono quest’arma ormai preziosa presso la chiesetta attigua al castello di Serranova, ove restò come oggetto di fede a testimoniare il miracoloso intervento divino che permise la fuga dei predoni turchi.

Nella piccola chiesa di Serranova insieme a questa spada si conserva anche un miracoloso Crocefisso settecentesco di legno, si tratta di un pregiato ex voto donato a questa chiesa dall’equipaggio di una imbarcazione scampato ad un naufragio nel corso di una terribile tempesta.

Entrambi, il Crocercifisso e la vecchia spada, sono ancora oggi oggetto di venerazione da parte dei fedeli della piccola borgata, che conservano gelosamente queste miracolose testimonianze della religiosità popolare in un altare nella chiesetta vicina al castello di Serranova.

Il Crocefisso, da molti secoli ed ancora oggi, ogni anno, il 3 maggio, viene portato in processione dai fedeli nelle campagne vicine per propiziare soprattutto buoni raccolti e scongiurare calamità ed avversità climatiche.

Il Crocefisso e la vecchia e sacra spada o, se preferite, la magica spada, non sono comunque le uniche suggestioni che il castello di Serranova offre ai visitatori.

Proprio nei pressi della chiesetta, quasi nascosto da una folta vegetazione, si apre un suggestivo e misterioso passaggio che conduce ad una rampa di scale e verso alcuni vani sotterranei.

Nessuna paura, si tratta di un antichissimo frantoio, ove alcune antiche macine di pietra e delle vasche ci ricordano l’uso dei locali, in cui ci pare di sentire ancora il fruscio lento e monotono delle macine movimentate da infaticabili e pazienti asini e l’intenso profumo dell’olio, il vero re di queste antiche contrade!

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