L’albero degli innamorati

by Carmine de Leo

Molte volte non conosciamo a fondo le strade, le piazzette e tanti angoli pieni di suggestione che caratterizzano alcune zone urbane della vecchia città.

A Foggia, nelle Puglie, un angolo poco conosciuto è rappresentato da una singolare stradina, superstite fra tante di quelle viuzze che caratterizzavano l’antico quartiere detto dei caprai, dal nome degli addetti all’allevamento di questi animali che abitavano fino alla metà del secolo scorso in questa zona.

I caprai, riuniti in una casta chiusa, non permettevano ad altri soggetti, che non fossero della loro comunità, di esercitare la loro particolare professione, ovvero l’allevamento delle capre e la vendita per strada, porta a porta, del latte di questi preziosi animali.

L’allevamento di questi animali e  la vendita del loro latte erano le loro uniche fonti di guadagno e, pertanto, erano molto gelosi di eventuali concorrenti.

Per mantenere questo monopolio i caprai si sposavano solo tra loro e si tramandavano i segreti del mestiere di padre in figlio.

L’amore, però, come sappiamo tutti, è completamente cieco!

Un giorno Cupido scoccò le sue frecce anche nella comunità dei caprai ed accade che un giovane contadino s’innamorò perdutamente, e ricambiato, di una ragazza figlia di caprai.

L’abitazione della ragazza era situata al limite della contrada abitata dai caprai e si affacciava su una breve strada che costeggiava questo quartiere, scorrendo un po’ più in basso della collinetta ove si sviluppava questo vecchio angolo del centro storico di Foggia, sorto appena fuori le mura della città, dopo la porta chiamata Piccola o di Troia, o di Sant’Agostino, dal nome dell’omonima ed antica chiesa che sorge ancora oggi in fondo all’attuale via Arpi.

Questa piccola strada era frequentata da un giovane contadino, che ogni giorno vi passava per recarsi verso le campagne ove prestava la sua opera lavorativa.

Col tempo, giunta la primavera, il giovane, che si chiamava Peppino, notò la bella capraia ed i suoi sguardi si incontrarono con i profondi occhi neri di Concettina, questo rta il nome della fanciulla.

La ragazza, dopo giorni e giorni di sguardi maliziosi, che contavano più di tante parole, si fece trovare tutta agghindata nella stradina frequentata da Peppino.

Era il tramonto ed il giovane contadino tornava dal lavoro in campagna, la luce soffusa degli ultimi raggi del sole illuminava i due giovani che, dopo un eloquente sorriso, seppur timidamente, si salutarono per la prima volta.

Passavano i giorni ed i loro cuori non restarono in silenzio e così i due giovani iniziarono pian piano a parlarsi.

Le giornate per Concettina e Peppino divennero lunghissime, dalla mattina al tramonto, passò la primavera ed anche l’estate ed ecco l’autunno e presto il freddo dell’inverno non permise a Concettina di affacciarsi molto spesso alla sua finestra.

Mesi lunghi, quelli freddi, per Peppino, che paziente aspettava una giornata di sole per vedere la sua bella e, giunto finalmente il tempo dei mesi primaverili, si decise a dichiarare esplicitamente il suo amore a Concettina.

Peppino si rendeva comunque conto che avrebbe avuto serie difficoltà con la famiglia della ragazza per portarla al talamo e quindi le propose una fuga d’amore!

Concettina, accecata dal sentimento, acconsentì, ma non si era resa conto che i suoi genitori avevano ormai scoperto la tresca amorosa tra lei e Peppino.

La tradizione dei caprai andava rispettata ad ogni costo e la ragazza non doveva unirsi ad altri giovani che non facessero parte della comunità, quindi i due giovani innamorati andavano puniti!

Una sera, pertanto, un gruppo di caprai, appostatisi dietro alcune casupole che delimitavano la strada dell’incontro tra i due giovani, spararono a bruciapelo ad entrambi.

Secondo le storie orali tramandate dagli anziani dei dintorni, il giovane Peppino morì subito tra le braccia della sua Concettina, che, seppur colpita a morte, ebbe il tempo di implorare la Madonna dei Sette Veli per far trasformare lei e Peppino in un albero e ricordare così in eterno il loro amore ai caprai assassini.

La Madonna, emozionata dalla storia dei due giovani, accontentò Concettina e ben presto nel luogo del duplice omicidio crebbe un bell’albero, che ancora oggi si erge a ricordare l’amore dei due giovani e la cattiveria dei caprai.

Quest’albero, ancora oggi, dopo tanti anni, sorto al limite del vecchio quartiere dei caprai, domina la piccola via frequentata un tempo da Concettina e Peppino e qualcuno, forse suggestionato dalla tragica storia di questi due giovani, giura che quando soffia molto vento pare che le foglie dell’albero emettano dei lamenti e forse piangono per la morte dei due innamorati!

L’albero degli innamorati

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