Una storia straordinaria…il fantasma dell’orfano e l’eredità contesa

by Carmine de Leo

Una storia veramente straordinaria riguarda un orfano italiano, originario di Foggia, vissuto a cavallo del Novecento e la sua eredità contesa.

La vicenda, per la sua particolare connotazione, fu pubblicata per la prima volta su una rivista napoletana Mondo occulto nel febbraio del 1931.

Dato il tenore straordinario dell’accaduto, la notizia varcò pure i confini italiani e fu pubblicata nell’agosto dello stesso anno anche all’estero, sul famoso periodico francese L’Astrosophie, una rivista mensile che, come indicava il suo sottotitolo si interessava di: Astrologie ésotérique ed exotèrique, de Psychisme ed des Sciences Occultes.

La storia nasce nella città di Foggia, presso l’orfanotrofio dedicato a Maria Cristina di Savoia, prima moglie di Ferdinando II di Borbone, edificio costruito nell’Ottocento, ove fu abbandonato da sconosciuti un orfanello, a cui fu poi dato il nome di Samuele Giorgi.

Il grande orfanotrofio era sorto nel XIX secolo sull’area della primitiva chiesa della Madonna della Croce; tra l’antico largo di Gesù e Maria, ora U. Giordano e l’attuale piazza Cavour.

In stile neoclassico, questo decoroso edificio fu poi abbattuto negli anni venti del secolo scorso per costruirvi il Palazzo degli Uffici Statali.

Il povero Samuele Giorgi, uscito dall’orfanotrofio con il raggiungimento della maggiore età, si era trasferito nell’Italia Settentrionale ed era riuscito, lavorando sodo e praticando vari mestieri, ad arricchirsi e realizzare un discreto patrimonio.

Dopo aver risieduto presso varie città, lo Giorgi si era infine stabilito in Lombardia, a Legnano, qui, ormai in età avanzata, si decise a stilare un testamento, senza però riuscire a depositarlo presso un notaio, perché fu colto da morte improvvisa.

Nel suo testamento, memore del buon trattamento ricevuto presso l’Orfanotrofio di Foggia e più in generale del problema dei poveri orfanelli, determinò che tutto il suo patrimonio fosse lasciato interamente a questo istituto.

Morto lo Giorgi, alcuni familiari rovistando tra le sue carte trovarono il testamento rimasto olografo e non registrato presso un notaio.

Riunitisi con gli altri componenti della famiglia nella stanza in cui era il cadavere del loro congiunto per la veglia funebre, letto il testamento, restarono sbalorditi per la decisione di Samuele.

Dopo un po’ di discussioni, comunque, decisero di bruciare il testamento olografo, da loro considerato solo un semplice pezzo di carta senza valore e giurarono tutti insieme sullo stesso cadavere di Samuele non rilevare a nessuno l’esistenza del testamento olografo.

Fin qui la storia dell’orfano Samuele resta nel mondo reale, ma ecco che accade l’inverosimile !

Poche settimane dopo la sua morte, di notte ecco che il fantasma di Samuele che, maledicendole pesantemente, apparve a due sorelle sue lontane parenti.

Lo spavento fu davvero molto grande ed il rimorso, che già covava nei cuori, fece il resto.

L’apparizione del fantasma, sognata o vissuta per davvero e la cattiva coscienza, convinsero le due sorelle a rompere il truce giuramento fatto con gli altri eredi ed a rivelare tutto all’autorità giudiziaria con una lettera anonima.

Stimolati da questa soffiata, gli inquirenti, sia a Legnano che a Foggia, interpellarono i congiunti dello Giorgi e sotto interrogatorio molti si contraddicono e finirono per confessare tutta la verità.

Infine, gli articoli pubblicati sulle riviste dell’occulto ci fanno sapere anche che, nell’occasione della confessione, furono operati pure numerosi arresti tra i parenti, accusati anche di aver sottratto numerosi oggetti di valore dalla casa del defunto.

L’abbattimento dell’orfanotrofio Maria Cristina

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